I compositori hanno da sempre impiegato spunti di musica propria e/o altrui con i più diversi fini, ma la pratica della citazione e dell’autocitazione, entrambe celebrate nel finale ultimo di Don Giovanni, può essere studiata anche come una maniera specifica da parte dell’autore di comunicare sia con il suo pubblico sia con i suoi colleghi, e con chiunque disponga dei mezzi per cogliere un messaggio nascosto. In questo saggio, dopo aver tracciato una sintetica premessa teorica con esemplificazioni che riguardano, in particolare, Mahler e Verdi, mi prefiggo di illustrare il rapporto fra Giacomo Puccini e la musica di altri compositori, chiamati in causa per il tramite dell’intertesualità sulla base di tre casi specifici. Dalla partitura di Madama Butterfly s’irradiano infatti richiami tematico-melodici precisi verso Prodaná Nevesta, Tristan und Isolde e Pelléas et Mélisande, potenziati nel caso di Wagner e Debussy anche da allusioni visive importanti nelle situazioni sceniche. L’articolo si chiude con un esempio al contrario: una citazione con carattere di riferimento intertestuale, che Ravel rivolge a un passo di Puccini, intende aprire un capitolo ancora da scrivere sui veri ‘influssi’ delle sue partiture nell’ambito della musica colta del suo tempo, e di là da venire.

Giacomo Puccini, «Madama Butterfly» e l’intertestualità: un prologo, tre casi e un epilogo

GIRARDI, MICHELE
2015-01-01

Abstract

I compositori hanno da sempre impiegato spunti di musica propria e/o altrui con i più diversi fini, ma la pratica della citazione e dell’autocitazione, entrambe celebrate nel finale ultimo di Don Giovanni, può essere studiata anche come una maniera specifica da parte dell’autore di comunicare sia con il suo pubblico sia con i suoi colleghi, e con chiunque disponga dei mezzi per cogliere un messaggio nascosto. In questo saggio, dopo aver tracciato una sintetica premessa teorica con esemplificazioni che riguardano, in particolare, Mahler e Verdi, mi prefiggo di illustrare il rapporto fra Giacomo Puccini e la musica di altri compositori, chiamati in causa per il tramite dell’intertesualità sulla base di tre casi specifici. Dalla partitura di Madama Butterfly s’irradiano infatti richiami tematico-melodici precisi verso Prodaná Nevesta, Tristan und Isolde e Pelléas et Mélisande, potenziati nel caso di Wagner e Debussy anche da allusioni visive importanti nelle situazioni sceniche. L’articolo si chiude con un esempio al contrario: una citazione con carattere di riferimento intertestuale, che Ravel rivolge a un passo di Puccini, intende aprire un capitolo ancora da scrivere sui veri ‘influssi’ delle sue partiture nell’ambito della musica colta del suo tempo, e di là da venire.
2015
978-3-0343-2076-4
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1114902
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