E' stato condotto uno studio sperimentale sulle modificazioni tessiturali e mineralogiche che si realizzano durante la cottura di manufatti ceramici ottenuti da argille naturali. Dal confronto fra i dati relativi alle microstrutture e quelli ottenuti dalla diffrattometria RX e microanalisi, si è cercato di definire alcuni parametri che controllano la dinamica del processo di cottura. La composizione chimica e mineralogica delle argille condiziona sia le caratteristiche tessiturali (grado di aggregazione tra particelle, porosità secondaria, ponti intergranulari) sia la comparsa delle fasi mineralogiche (gehlenite, diopside, ematite) formate durante la cottura. All'aumentare della temperatura cambiano le associazioni mineralogiche neoformate per reazione della componente argillosa con minerali quali la calcite ed il quarzo con la formazione di gehlenite, diopside e anortite. Le analisi in microsonda di queste fasi evidenziano composizioni non stechiometriche e una probabile sostituzione dell'AI con Fe3+ nei plagioclasi. L'innesco di queste reazioni sembra essere concomitante con le principali trasformazioni che rilasciano fluidi durante la cottura. La trasformazione dei minerali argillosi e della calcite può essere considerata responsabile della produzione di un fluido ricco in H2O e CO2.

MODIFICAZIONI TESSITURALI E MINERALOGICHE COME INDICATORI DELLA DINAMICA DEL PROCESSO DI COTTURA DI MANUFATTI CERAMICI

RICCARDI, MARIA PIA;MESSIGA, BRUNO;SETTI, MASSIMO
1996-01-01

Abstract

E' stato condotto uno studio sperimentale sulle modificazioni tessiturali e mineralogiche che si realizzano durante la cottura di manufatti ceramici ottenuti da argille naturali. Dal confronto fra i dati relativi alle microstrutture e quelli ottenuti dalla diffrattometria RX e microanalisi, si è cercato di definire alcuni parametri che controllano la dinamica del processo di cottura. La composizione chimica e mineralogica delle argille condiziona sia le caratteristiche tessiturali (grado di aggregazione tra particelle, porosità secondaria, ponti intergranulari) sia la comparsa delle fasi mineralogiche (gehlenite, diopside, ematite) formate durante la cottura. All'aumentare della temperatura cambiano le associazioni mineralogiche neoformate per reazione della componente argillosa con minerali quali la calcite ed il quarzo con la formazione di gehlenite, diopside e anortite. Le analisi in microsonda di queste fasi evidenziano composizioni non stechiometriche e una probabile sostituzione dell'AI con Fe3+ nei plagioclasi. L'innesco di queste reazioni sembra essere concomitante con le principali trasformazioni che rilasciano fluidi durante la cottura. La trasformazione dei minerali argillosi e della calcite può essere considerata responsabile della produzione di un fluido ricco in H2O e CO2.
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