Quello dei rapporti tra legge ed autonomia collettiva nella regolazione dei rapporti di lavoro è uno dei problemi centrali del diritto sindacale e in generale dell’assetto ordinamentale almeno per quanto riguarda il lavoro. Nell’analizzare le deviazioni che, nel tempo e nel mercato globale, hanno subito le regole classiche che governano questi rapporti – inderogabilità in peius della legge da parte del contratto collettivo e sua derogabilità in melius – il saggio sottolinea come l’esigenza di flessibilizzazione della disciplina del rapporto di lavoro, prima soddisfatta attraverso l’attribuzione di ampi poteri derogatori ai contratti collettivi, è oggi soddisfatta direttamente dal legislatore attraverso la complessiva riforma nota con il nome di Jobs Act. Di qui, tra l’altro, il problema dell’attuale sopravvivenza o meno nel sistema dell’art. 8 della l. n. 148/2011, sulla c.d. contrattazione di prossimità, cui in un primo tempo il legislatore aveva commesso il compito di far fronte a quella esigenza. Restano ancora ampi rinvii alla contrattazione collettiva, ma più che in funzione derogatoria, in funzione integrativa-adattativa del precetto legale, secondo l’originaria impostazione del rapporto tra legge e contratto collettivo.
Il rapporto tra legge e autonomia collettiva.
MAGNANI, MARIELLA
2017-01-01
Abstract
Quello dei rapporti tra legge ed autonomia collettiva nella regolazione dei rapporti di lavoro è uno dei problemi centrali del diritto sindacale e in generale dell’assetto ordinamentale almeno per quanto riguarda il lavoro. Nell’analizzare le deviazioni che, nel tempo e nel mercato globale, hanno subito le regole classiche che governano questi rapporti – inderogabilità in peius della legge da parte del contratto collettivo e sua derogabilità in melius – il saggio sottolinea come l’esigenza di flessibilizzazione della disciplina del rapporto di lavoro, prima soddisfatta attraverso l’attribuzione di ampi poteri derogatori ai contratti collettivi, è oggi soddisfatta direttamente dal legislatore attraverso la complessiva riforma nota con il nome di Jobs Act. Di qui, tra l’altro, il problema dell’attuale sopravvivenza o meno nel sistema dell’art. 8 della l. n. 148/2011, sulla c.d. contrattazione di prossimità, cui in un primo tempo il legislatore aveva commesso il compito di far fronte a quella esigenza. Restano ancora ampi rinvii alla contrattazione collettiva, ma più che in funzione derogatoria, in funzione integrativa-adattativa del precetto legale, secondo l’originaria impostazione del rapporto tra legge e contratto collettivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.