Alle soglie della prima guerra mondiale, il mondo universitario italiano, meno compatto delle comunità accademiche di altri paesi, e anzi, eterogeneo e frammentato, non espresse una linea unanime, ma posizioni differenti, destinate poi a polarizzarsi progressivamente pro o contro l’intervento nel periodo della neutralità e a evolvere durante le diverse fasi della guerra. In queste pagine si punta la lente di ingrandimento dell’approfondimento storico sulle posizioni di coloro che tra gli scienziati italiani, prima per spingere verso l’intervento, e soprattutto dopo la dichiarazione di guerra, si convinsero della sua ineluttabilità, positività, necessità e variamente la argomentarono per legittimarla, spiegarla, orientarvi l’opinione pubblica e l’establishment politico, spingendo lo sguardo verso il dopoguerra e il futuro dell’Europa. Fonti istituzionali, ma anche voci e testi di studiosi dei diversi atenei, emblematici di tale “guerra di parole” , della "mobilitazione" intellettuale e della proiezione verso gli scenari postbellici, aiutano a capire questo ruolo pubblico della comunità scientifica e i diversi obiettivi che perseguì.
Perchè la guerra? Voci e argomenti della comunità accademica italiana 1914-1918
SIGNORI, ELISA
2017-01-01
Abstract
Alle soglie della prima guerra mondiale, il mondo universitario italiano, meno compatto delle comunità accademiche di altri paesi, e anzi, eterogeneo e frammentato, non espresse una linea unanime, ma posizioni differenti, destinate poi a polarizzarsi progressivamente pro o contro l’intervento nel periodo della neutralità e a evolvere durante le diverse fasi della guerra. In queste pagine si punta la lente di ingrandimento dell’approfondimento storico sulle posizioni di coloro che tra gli scienziati italiani, prima per spingere verso l’intervento, e soprattutto dopo la dichiarazione di guerra, si convinsero della sua ineluttabilità, positività, necessità e variamente la argomentarono per legittimarla, spiegarla, orientarvi l’opinione pubblica e l’establishment politico, spingendo lo sguardo verso il dopoguerra e il futuro dell’Europa. Fonti istituzionali, ma anche voci e testi di studiosi dei diversi atenei, emblematici di tale “guerra di parole” , della "mobilitazione" intellettuale e della proiezione verso gli scenari postbellici, aiutano a capire questo ruolo pubblico della comunità scientifica e i diversi obiettivi che perseguì.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.