L'articolo esamina i passi molto complessi e controversi del libro V dell' "Etica Nicomachea" in cui Aristotele esamina la nozione di "giusto politico", discutendo in particolare la distinzione introdotta dal filosofo, all'interno di questa categoria di giusto, tra giusto "physikon" e giusto "nomikon". Nel saggio si argomenta a favore della tesi secondo cui per Aristotele non esiste una nozione di "giusto naturale" che sia separata dalla sfera politica, e che pertanto il filosofo non possa essere annoverato tra i precursori del giusnaturalismo.
Aristotele e il "giusto politico": tra legge e natura
GASTALDI, SILVIA
2016-01-01
Abstract
L'articolo esamina i passi molto complessi e controversi del libro V dell' "Etica Nicomachea" in cui Aristotele esamina la nozione di "giusto politico", discutendo in particolare la distinzione introdotta dal filosofo, all'interno di questa categoria di giusto, tra giusto "physikon" e giusto "nomikon". Nel saggio si argomenta a favore della tesi secondo cui per Aristotele non esiste una nozione di "giusto naturale" che sia separata dalla sfera politica, e che pertanto il filosofo non possa essere annoverato tra i precursori del giusnaturalismo.File in questo prodotto:
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