Il saggio offe un contributo al dibattito sui performance studies - dai quali il cinema in quanto arte meccanica che non prevede la compresenza di attori e spettatori nel medesimo spazio scenico, viene solitamente estromesso - indagando il rapporto tra grande attore, attore dialettale e cinema muto italiano. Come si approcciano allo schermo i più grandi e celebrati attori del panorama nazionale? E quali orientamenti esprimono drammaturghi, intellettuali, critici, in rapporto al nuovo mezzo espressivo, che consente per la prima volta la registrazione (muta) delle loro performances? Attraverso i casi di Ermete Novelli e Ernesto Ferravilla il saggio offre una vasta ricostruzione del dibattito sulla "mediatizzazione" della performance, mettendone a fuoco gli elementi problematici.
Davanti alla macchina da presa. La registrazione della performance attoriale nel primo cinema italiano
MOSCONI, ELENA
2016-01-01
Abstract
Il saggio offe un contributo al dibattito sui performance studies - dai quali il cinema in quanto arte meccanica che non prevede la compresenza di attori e spettatori nel medesimo spazio scenico, viene solitamente estromesso - indagando il rapporto tra grande attore, attore dialettale e cinema muto italiano. Come si approcciano allo schermo i più grandi e celebrati attori del panorama nazionale? E quali orientamenti esprimono drammaturghi, intellettuali, critici, in rapporto al nuovo mezzo espressivo, che consente per la prima volta la registrazione (muta) delle loro performances? Attraverso i casi di Ermete Novelli e Ernesto Ferravilla il saggio offre una vasta ricostruzione del dibattito sulla "mediatizzazione" della performance, mettendone a fuoco gli elementi problematici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.