Il contributo esamina la virtù del cittadino nella “Politica” di Aristotele, analizzandola nei suoi due versanti, familiare e politico. All’interno della famiglia, la virtù del cittadino è vista in relazione a quella degli altri membri dell’”oikos”, e se ne mette in luce il carattere direttivo; nell’ambito della città si studia il complesso rapporto che Aristotele individua tra la virtù del cittadino, cioè la virtù politica, finalizzata alla conservazione della comunità, e la virtù dell’uomo buono, che coincide con la perfezione della virtù etica. Nonostante i numerosi problemi interpretativi che emergono dai passi aristotelici, su cui il saggio si sofferma ampiamente, sembra che i due tipi di virtù possano coincidere solo in una città retta dalla miglior forma di costituzione.
Il cittadino e la sua virtù nella "Politica"
GASTALDI, SILVIA
2017-01-01
Abstract
Il contributo esamina la virtù del cittadino nella “Politica” di Aristotele, analizzandola nei suoi due versanti, familiare e politico. All’interno della famiglia, la virtù del cittadino è vista in relazione a quella degli altri membri dell’”oikos”, e se ne mette in luce il carattere direttivo; nell’ambito della città si studia il complesso rapporto che Aristotele individua tra la virtù del cittadino, cioè la virtù politica, finalizzata alla conservazione della comunità, e la virtù dell’uomo buono, che coincide con la perfezione della virtù etica. Nonostante i numerosi problemi interpretativi che emergono dai passi aristotelici, su cui il saggio si sofferma ampiamente, sembra che i due tipi di virtù possano coincidere solo in una città retta dalla miglior forma di costituzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.