attualità, nell’ambito della moderna odontoiatrica riabilitativa. L’incorporazione di un impianto dentale osteointegrato può determinare una colonizzazione batterica sulla porzione transmucosa dell’impianto, con la conseguente progressiva perdita del contatto tra impianto e tessuti molli che incrementa la possibilità di aggressione di patogeni al tessuto mineralizzato, compromettendone l’osteointegrazione, con conseguenze che possono portare fino al fallimento del dispositivo. Nel presente lavoro sono stati studiati metodi elettrochimici di modifica superficiale degli impianti, in grado di cambiare lo spessore e la struttura del film di passività che riveste il titanio e le leghe di titanio. Con queste tecniche si possono ottenere film di ossido di titanio superficiale cristallino, potenzialmente in grado di ridurre la colonizzazione batterica degli impianti osteointegrati una volta posizionati e funzionalizzati nel cavo orale. In particolare è stata studiata l’influenza del voltaggio di trattamenti di anodizzazione, applicati a superfici di titanio commercialmente puro grado 2 e lega di titanio Ti6Al4V, sull’inibizione del processo adesivo e proliferativo, rispettivamente a 3 e 24 ore, di quattro ceppi batterici: Streptococcus mutans, Porphyromonas gengivalis, Staphylococcus aureus 8325-4 e Staphylococcus epidermidis RP62A.

“Studio in vitro di un nuovo trattamento per il controllo dell'adesione batterica di impianti dentali in titanio e lega di titanio”

VISAI, LIVIA;OLIVERO, PAOLA;
2006-01-01

Abstract

attualità, nell’ambito della moderna odontoiatrica riabilitativa. L’incorporazione di un impianto dentale osteointegrato può determinare una colonizzazione batterica sulla porzione transmucosa dell’impianto, con la conseguente progressiva perdita del contatto tra impianto e tessuti molli che incrementa la possibilità di aggressione di patogeni al tessuto mineralizzato, compromettendone l’osteointegrazione, con conseguenze che possono portare fino al fallimento del dispositivo. Nel presente lavoro sono stati studiati metodi elettrochimici di modifica superficiale degli impianti, in grado di cambiare lo spessore e la struttura del film di passività che riveste il titanio e le leghe di titanio. Con queste tecniche si possono ottenere film di ossido di titanio superficiale cristallino, potenzialmente in grado di ridurre la colonizzazione batterica degli impianti osteointegrati una volta posizionati e funzionalizzati nel cavo orale. In particolare è stata studiata l’influenza del voltaggio di trattamenti di anodizzazione, applicati a superfici di titanio commercialmente puro grado 2 e lega di titanio Ti6Al4V, sull’inibizione del processo adesivo e proliferativo, rispettivamente a 3 e 24 ore, di quattro ceppi batterici: Streptococcus mutans, Porphyromonas gengivalis, Staphylococcus aureus 8325-4 e Staphylococcus epidermidis RP62A.
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