Il saggio esamina le pagine iniziali del libro X della "Repubblica" di Platone in cui viene ripreso il tema della poesia, già analizzato nel libro III, e fatto oggetto dall’autrice di un altro saggio, dal titolo “Paideia e mythologia”, compreso nel vol. II (libri II e III), del commento alla “Repubblica”, pubblicato nel 1998 (pp. 333-392). Si sottolinea anzitutto il mutamento di prospettiva che subisce, nel libro X, l’analisi della poesia mimetica: l’approccio diviene, ora, epistemologico e gnoseologico. Altrettanto centrale è, al tempo stesso, l’indagine che Platone conduce sugli effetti nocivi che la mimesi ha sull’anima. Sotto questo profilo, si nota che la struttura psichica delineata in queste pagine si differenzia da quella tracciata nel libro IV: l’anima non appare più tripartita, ma bipartita, comprendendo una parte razionale e una parte irrazionale. All’interno di quest’ultima la poesia suscita reazioni emotive per lo più incontrollate, dovute al processo di identificazione che si instaura tra lo spettatore e il personaggio delle rappresentazioni poetiche. Di qui la necessità che si eserciti un continuo controllo, nell’ambito della città, sull’attività dei poeti. La poesia, che costituisce il cardine del sistema educativo greco, potrà avere un ruolo nella città platonica solo se si sottometterà a una precisa regolamentazione etica. Questo saggio è in corso di traduzione in lingua inglese e sarà pubblicato nel volume “Essays on Plato’s Republic”, a cura di M. Vegetti, presso Academia Verlag.
La mimesis e l'anima
GASTALDI, SILVIA
2007-01-01
Abstract
Il saggio esamina le pagine iniziali del libro X della "Repubblica" di Platone in cui viene ripreso il tema della poesia, già analizzato nel libro III, e fatto oggetto dall’autrice di un altro saggio, dal titolo “Paideia e mythologia”, compreso nel vol. II (libri II e III), del commento alla “Repubblica”, pubblicato nel 1998 (pp. 333-392). Si sottolinea anzitutto il mutamento di prospettiva che subisce, nel libro X, l’analisi della poesia mimetica: l’approccio diviene, ora, epistemologico e gnoseologico. Altrettanto centrale è, al tempo stesso, l’indagine che Platone conduce sugli effetti nocivi che la mimesi ha sull’anima. Sotto questo profilo, si nota che la struttura psichica delineata in queste pagine si differenzia da quella tracciata nel libro IV: l’anima non appare più tripartita, ma bipartita, comprendendo una parte razionale e una parte irrazionale. All’interno di quest’ultima la poesia suscita reazioni emotive per lo più incontrollate, dovute al processo di identificazione che si instaura tra lo spettatore e il personaggio delle rappresentazioni poetiche. Di qui la necessità che si eserciti un continuo controllo, nell’ambito della città, sull’attività dei poeti. La poesia, che costituisce il cardine del sistema educativo greco, potrà avere un ruolo nella città platonica solo se si sottometterà a una precisa regolamentazione etica. Questo saggio è in corso di traduzione in lingua inglese e sarà pubblicato nel volume “Essays on Plato’s Republic”, a cura di M. Vegetti, presso Academia Verlag.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.