Il saggio, prende in esame la letteratura più recente sui giovani che sottolinea come questi, nel cammino verso l’età adulta abbiano deciso di “fermare il tempo” vale a dire vivere il presente come l’unica dimensione temporale dotata di senso e di concretezza, senza lasciarsi condizionare dall’immagine di un futuro ideale rispetto al quale sarebbe difficile mantenersi coerenti. Una strategia, quella di pensare e organizzare come reversibili le proprie scelte, che corrisponde all’uomo postmoderno descritto da Luhmann che, lasciando aperto l’orizzonte dei suoi futuri, esprime una libertà esistenziale inedita. L’autrice, alla luce di una ricerca condotta sul tempo dei giovani, non condivide tale lettura sostenendo che la condizione di destrutturazione del tempo non rappresenta per i giovani una scelta, ma una necessità; non una condizione permanente, ma una strategia momentanea a cui ricorrere quando particolari contingenze (di carattere sociale o lavorativo) rendono difficile progettare il futuro; una sorta di pausa in attesa di avere le risorse per raggiungere i propri obiettivi.

“Trasformazioni sociali e strutture oggettive e soggettive del tempo”

CALABRO', ANNA RITA
1986-01-01

Abstract

Il saggio, prende in esame la letteratura più recente sui giovani che sottolinea come questi, nel cammino verso l’età adulta abbiano deciso di “fermare il tempo” vale a dire vivere il presente come l’unica dimensione temporale dotata di senso e di concretezza, senza lasciarsi condizionare dall’immagine di un futuro ideale rispetto al quale sarebbe difficile mantenersi coerenti. Una strategia, quella di pensare e organizzare come reversibili le proprie scelte, che corrisponde all’uomo postmoderno descritto da Luhmann che, lasciando aperto l’orizzonte dei suoi futuri, esprime una libertà esistenziale inedita. L’autrice, alla luce di una ricerca condotta sul tempo dei giovani, non condivide tale lettura sostenendo che la condizione di destrutturazione del tempo non rappresenta per i giovani una scelta, ma una necessità; non una condizione permanente, ma una strategia momentanea a cui ricorrere quando particolari contingenze (di carattere sociale o lavorativo) rendono difficile progettare il futuro; una sorta di pausa in attesa di avere le risorse per raggiungere i propri obiettivi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/121514
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