I titolari della cattedra di Fisica sperimentale a Pavia, che allo stesso tempo erano direttori dell’Istituto e del Gabinetto, non sono molti. Ad Alessandro Volta succede nel 1804 Pietro Configliachi che resterà fino al 1842; la cattedra passa a Giuseppe Belli fino al 1860; è quindi la volta di Giovanni Cantoni (1818-1897) che sarà in cattedra per molti anni, dal 1860 fino al pensionamento nel 1893. Tragica la vicenda umana e scientifica di Adolfo Bartoli (1851-1896) che resta in cattedra per soli tre anni, e muore giovanissimo, il 18 luglio 1896. Dopo un periodo di supplenza, dal 1898 e fino al 1904 sarà direttore Michele Cantone (1857-1932), poi è la volta di Enrico Salvioni (1863-1936) che, tra alterne e controverse vicende, terrà la cattedra fino al 1923. A partire dal 1893 (e fino al 1960) la cattedra non viene più attribuita a studiosi formatisi a Pavia, ma prevalentemente nella scuola di Pisa-Firenze. Per capire l’evoluzione della Fisica a Pavia si è allargato lo sguardo agli studi e alle ricerche in fisica svolte nelle numerose Università italiane, individuandone le caratteristiche salienti. Il contesto più importante è comunque quello europeo ed in particolare quello della rivoluzione scientifica che avviene ad opera di Einstein nel 1905. Su questo complesso e innovativo sfondo le ricerche pavesi acquistano un notevole interesse.
La Facoltà di Scienze. La Fisica.
Fabio Bevilacqua;Lidia Falomo Bernarduzzi
2017-01-01
Abstract
I titolari della cattedra di Fisica sperimentale a Pavia, che allo stesso tempo erano direttori dell’Istituto e del Gabinetto, non sono molti. Ad Alessandro Volta succede nel 1804 Pietro Configliachi che resterà fino al 1842; la cattedra passa a Giuseppe Belli fino al 1860; è quindi la volta di Giovanni Cantoni (1818-1897) che sarà in cattedra per molti anni, dal 1860 fino al pensionamento nel 1893. Tragica la vicenda umana e scientifica di Adolfo Bartoli (1851-1896) che resta in cattedra per soli tre anni, e muore giovanissimo, il 18 luglio 1896. Dopo un periodo di supplenza, dal 1898 e fino al 1904 sarà direttore Michele Cantone (1857-1932), poi è la volta di Enrico Salvioni (1863-1936) che, tra alterne e controverse vicende, terrà la cattedra fino al 1923. A partire dal 1893 (e fino al 1960) la cattedra non viene più attribuita a studiosi formatisi a Pavia, ma prevalentemente nella scuola di Pisa-Firenze. Per capire l’evoluzione della Fisica a Pavia si è allargato lo sguardo agli studi e alle ricerche in fisica svolte nelle numerose Università italiane, individuandone le caratteristiche salienti. Il contesto più importante è comunque quello europeo ed in particolare quello della rivoluzione scientifica che avviene ad opera di Einstein nel 1905. Su questo complesso e innovativo sfondo le ricerche pavesi acquistano un notevole interesse.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.