Il saggio propone una dettagliata analisi linguistica dei Bollettini che quotidianamente il Comando Supremo dell'Esercito italiano emanava nel corso della Grande Guerra, evidenziandone in particolare, sotto l'aspetto sintattico-lessicale, i tratti burocratici da un lato e, dall'altro, quelli propagandistici, benché il ricorso ai tipici espedienti stilistico-retorici dei testi di propaganda appaia qui assai più sfumato e contenuto.
«Firmato Cadorna», «Firmato Diaz». La lingua dei bollettini ufficiali del Comando Supremo
Volpi Mirko
2018-01-01
Abstract
Il saggio propone una dettagliata analisi linguistica dei Bollettini che quotidianamente il Comando Supremo dell'Esercito italiano emanava nel corso della Grande Guerra, evidenziandone in particolare, sotto l'aspetto sintattico-lessicale, i tratti burocratici da un lato e, dall'altro, quelli propagandistici, benché il ricorso ai tipici espedienti stilistico-retorici dei testi di propaganda appaia qui assai più sfumato e contenuto.File in questo prodotto:
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