Il mio progetto di ricerca (come già il mio lavoro di tesi magistrale), nasce all’interno di una serie di indagini avviate a Pavia in questi ultimi anni sul sistema delle note in Gadda, coordinate dalla prof.ssa Clelia Martignoni. Tema di fondo del mio lavoro è la ricerca particolare, all’interno dell’esplorazione per così dire “genealogica” del sistema, di possibili modelli ispirativi della singolare prassi annotativa gaddiana. Al di là della filiazione più o meno diretta, si è tentato in primo luogo di definire una tipologia più generale dell’uso in una serie di illustri scritture europee (ma non soltanto) ascrivibili prevalentemente a Sette e Ottocento, ma anche ad autori primo-novecenteschi. Ai fini della mia ricerca si è rivelata molto utile una prima esplorazione di ciò che resta della biblioteca di Gadda, oggi custodita, nella sua parte più consistente, presso il fondo romano del Burcardo, oltre che, in minor misura, nei fondi milanesi della biblioteca Trivulziana (in particolare il fondo Roscioni) e nel fondo Liberati di Villafranca di Verona.

Per uno studio sugli "antenati" del sistema delle note in Carlo Emilio Gadda

PANIZZI, LORENZO
2018-06-27

Abstract

Il mio progetto di ricerca (come già il mio lavoro di tesi magistrale), nasce all’interno di una serie di indagini avviate a Pavia in questi ultimi anni sul sistema delle note in Gadda, coordinate dalla prof.ssa Clelia Martignoni. Tema di fondo del mio lavoro è la ricerca particolare, all’interno dell’esplorazione per così dire “genealogica” del sistema, di possibili modelli ispirativi della singolare prassi annotativa gaddiana. Al di là della filiazione più o meno diretta, si è tentato in primo luogo di definire una tipologia più generale dell’uso in una serie di illustri scritture europee (ma non soltanto) ascrivibili prevalentemente a Sette e Ottocento, ma anche ad autori primo-novecenteschi. Ai fini della mia ricerca si è rivelata molto utile una prima esplorazione di ciò che resta della biblioteca di Gadda, oggi custodita, nella sua parte più consistente, presso il fondo romano del Burcardo, oltre che, in minor misura, nei fondi milanesi della biblioteca Trivulziana (in particolare il fondo Roscioni) e nel fondo Liberati di Villafranca di Verona.
27-giu-2018
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1227793
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