Edizione Nazionale degli scritti di Antonio Gramsci, II. Il volume raccoglie le traduzioni dal tedesco, dal russo e (in parte minore) dall’inglese eseguite da Gramsci in carcere tra il 1929 e il 1932, che rappresentano una parte notevole del lascito carcerario, non solo dal punto di vista quantitativo ma anche e soprattutto qualitativo, per lo stretto intreccio tra gli argomenti dei testi scelti dal prigioniero per i propri esercizi sulle lingue straniere e quelli sui quali contemporaneamente viene concentrando la propria riflessione teorica: dalla nuova civiltà americana (oggetto del numero monografico della rivista tedesca «Die Literarische Welt» tradotto pressoché per intero) alla cultura popolare e il folklore (le favole dei fratelli Grimm), dalla linguistica (un manuale del glottologo Franz Nikolaus Finck) alla grande letteratura mondiale (le poesie di Goethe e le sue conversazioni con Eckermann, nonché un’antologia di narratori russi), per culminare con il pensiero di Marx, del quale Gramsci traduce una silloge di scritti (le Tesi su Feuerbach, la Prefazione del 1859 a Per la critica dell’economia politica, le pagine iniziali del Manifesto, il saggio su Lavoro salariato e capitale, alcuni passi della Questione ebraica, un capitolo della Sacra famiglia). Di tale materiale, quasi completamente inedito, viene fornito il testo critico, che tra l’altro rende con particolari segni diacritici i modi con cui l’autore ha espresso dubbi o insoddisfazione per le soluzioni adottate, evidenziano parole o passi su cui ritornare (sottolineature, riquadri o circoli a penna, barre verticali o oblique, punti interrogativi, linee e crocette sul margine delle righe ecc.). Il testo critico è accompagnato da un apparato filologico a piè di pagina (organizzato in due fasce, genetica ed evolutiva), da note di commento che segnalano le difformità (in parte dovute a scelte intenzionali) delle traduzioni di Gramsci rispetto agli originali, oltre ai già menzionati nessi tra queste e il lavoro teorico dei Quaderni, e infine da una Nota filologica volta a ricostruire le modalità di redazione dei quaderni in questione, la loro cronologia e più in generale il complesso problema della struttura e della storia interna dei manoscritti gramsciani.

A. Gramsci, Quaderni del carcere, edizione critica diretta da Gianni Francioni, vol. 1: Quaderni di traduzioni (1929-1932), a cura di Giuseppe Cospito e Gianni Francioni

FRANCIONI, GIOVANNI;COSPITO, GIUSEPPE
2007-01-01

Abstract

Edizione Nazionale degli scritti di Antonio Gramsci, II. Il volume raccoglie le traduzioni dal tedesco, dal russo e (in parte minore) dall’inglese eseguite da Gramsci in carcere tra il 1929 e il 1932, che rappresentano una parte notevole del lascito carcerario, non solo dal punto di vista quantitativo ma anche e soprattutto qualitativo, per lo stretto intreccio tra gli argomenti dei testi scelti dal prigioniero per i propri esercizi sulle lingue straniere e quelli sui quali contemporaneamente viene concentrando la propria riflessione teorica: dalla nuova civiltà americana (oggetto del numero monografico della rivista tedesca «Die Literarische Welt» tradotto pressoché per intero) alla cultura popolare e il folklore (le favole dei fratelli Grimm), dalla linguistica (un manuale del glottologo Franz Nikolaus Finck) alla grande letteratura mondiale (le poesie di Goethe e le sue conversazioni con Eckermann, nonché un’antologia di narratori russi), per culminare con il pensiero di Marx, del quale Gramsci traduce una silloge di scritti (le Tesi su Feuerbach, la Prefazione del 1859 a Per la critica dell’economia politica, le pagine iniziali del Manifesto, il saggio su Lavoro salariato e capitale, alcuni passi della Questione ebraica, un capitolo della Sacra famiglia). Di tale materiale, quasi completamente inedito, viene fornito il testo critico, che tra l’altro rende con particolari segni diacritici i modi con cui l’autore ha espresso dubbi o insoddisfazione per le soluzioni adottate, evidenziano parole o passi su cui ritornare (sottolineature, riquadri o circoli a penna, barre verticali o oblique, punti interrogativi, linee e crocette sul margine delle righe ecc.). Il testo critico è accompagnato da un apparato filologico a piè di pagina (organizzato in due fasce, genetica ed evolutiva), da note di commento che segnalano le difformità (in parte dovute a scelte intenzionali) delle traduzioni di Gramsci rispetto agli originali, oltre ai già menzionati nessi tra queste e il lavoro teorico dei Quaderni, e infine da una Nota filologica volta a ricostruire le modalità di redazione dei quaderni in questione, la loro cronologia e più in generale il complesso problema della struttura e della storia interna dei manoscritti gramsciani.
2007
Edizione Nazionale degli scritti di Antonio Gramsci
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