Quanto conta l'Europa sul piano internazionale? Quanto è in grado di difendere gli interessi e la sicurezza dei suoi cittadini e di promuovere la stabilità di un ordine internazionale sempre più complesso e imprevedibile? Le recenti crisi hanno reso evidente che, se sul piano economico l'Unione europea e la sua moneta svolgono un ruolo fondamentale, nella politica estera. della sicurezza e della difesa molto resta ancora da fare. Il volume ripercorre questo aspetto ancora incompiuto dell'integrazione europea dal dopoguerra alle minacce del terrorismo internazionale. La sindrome dell'insicurezza che caratterizza l'attuale situazione richiede una maggior cooperazione tra i paesi europei. Ma gli scenari - e i dilemmi - che si prospettano esigono scelte coraggiose: fare dell'Europa una potenza civile o una superpotenza plurale? Nel primo caso, essa trarrebbe il meglio dalle sue capacità economiche, diplomatiche e di mantenimento della pace, ma non potrebbe affrontare da sola le sfide che richiedono l'impiego della forza; nel secondo, sarebbe in grado di difendere in autonomia la sicurezza propria e del sistema internazionale, ma dovrebbe essere pronta alla scelta drammatica della guerra.

L’Europa e il mondo. La politica estera, di sicurezza e di difesa europea

CLEMENTI, MARCO
2004-01-01

Abstract

Quanto conta l'Europa sul piano internazionale? Quanto è in grado di difendere gli interessi e la sicurezza dei suoi cittadini e di promuovere la stabilità di un ordine internazionale sempre più complesso e imprevedibile? Le recenti crisi hanno reso evidente che, se sul piano economico l'Unione europea e la sua moneta svolgono un ruolo fondamentale, nella politica estera. della sicurezza e della difesa molto resta ancora da fare. Il volume ripercorre questo aspetto ancora incompiuto dell'integrazione europea dal dopoguerra alle minacce del terrorismo internazionale. La sindrome dell'insicurezza che caratterizza l'attuale situazione richiede una maggior cooperazione tra i paesi europei. Ma gli scenari - e i dilemmi - che si prospettano esigono scelte coraggiose: fare dell'Europa una potenza civile o una superpotenza plurale? Nel primo caso, essa trarrebbe il meglio dalle sue capacità economiche, diplomatiche e di mantenimento della pace, ma non potrebbe affrontare da sola le sfide che richiedono l'impiego della forza; nel secondo, sarebbe in grado di difendere in autonomia la sicurezza propria e del sistema internazionale, ma dovrebbe essere pronta alla scelta drammatica della guerra.
2004
9788815096203
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/123229
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