Sullo sfondo di fondamentali snodi storici e storiografici, che caratterizzano la società italiana tra Otto e Novecento, la vicenda umana e politica di Cesare Forni, ras indiscusso del fascismo pavese, si dipana esemplarmente lungo quel filo che collega l'affermarsi di una nuova imprenditoria agraria nelle campagne irrigue a nord del Po, al suo ruolo di protagonista nella conquista fascista del potere e, infine, alla lotta per conservare la propria leadership durante il tormentato processo normalizzatore seguito alla 'rivoluzione' vittoriosa. Alle alterne sorti del 'ras' prima e del dissidente, poi, sono legate l'egemonia agraria (e lomellina) nel fascismo provinciale ovvero il suo completo e irreversibile ridimensionamento a favore di quella componente urbana inizialmente emarginata
Il ras e il dissidente. Cesare Forni e il fascismo pavese dallo squadrismo alla dissidenza
LOMBARDI, PIETRO ANGELO
1998-01-01
Abstract
Sullo sfondo di fondamentali snodi storici e storiografici, che caratterizzano la società italiana tra Otto e Novecento, la vicenda umana e politica di Cesare Forni, ras indiscusso del fascismo pavese, si dipana esemplarmente lungo quel filo che collega l'affermarsi di una nuova imprenditoria agraria nelle campagne irrigue a nord del Po, al suo ruolo di protagonista nella conquista fascista del potere e, infine, alla lotta per conservare la propria leadership durante il tormentato processo normalizzatore seguito alla 'rivoluzione' vittoriosa. Alle alterne sorti del 'ras' prima e del dissidente, poi, sono legate l'egemonia agraria (e lomellina) nel fascismo provinciale ovvero il suo completo e irreversibile ridimensionamento a favore di quella componente urbana inizialmente emarginataI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.