Annibale Tommasi si occupò principalmente delle faune a invertebrati marini del Triassico alpino. Una di queste, di notevole importanza paleontologica e stratigrafica, è la fauna della “Lumachella di Ghegna” rinvenuta nella Pineta di Ghegna presso Roncobello, in Val Brembana (Bergamo). La “Lumachella di Ghegna” è una facies particolare della base del Calcare di Esino (Triassico Medio). Tale facies viene attribuita, almeno in parte, al limite Anisico/Ladinico grazie alla presenza di alcuni ammonoidi di sicuro valore stratigrafico. Su questa fauna Tommasi pubblicò un importante lavoro, diviso in due parti: la prima (1911b) dedicata ai brachiopodi, bivalvi, alghe e coralli; la seconda (1913) dedicata ai gasteropodi, cefalopodi e scafopodi. Viene inoltre resa nota la presenza di altre collezioni triassiche pubblicate da Tommasi formate da materiali provenienti dalle seguenti località lombarde: Rasa di Varese (VA), Varenna (LC), Valle del Dezzo (Orobie), Valsecca presso Roncobello (BG), da siti tipici per la formazione della Dolomia Principale compresi nelle province di Bergamo e Brescia, e da altre località italiane: Monte Clapsavon (Alpi Carniche), Marmolada (Dolomiti).

La Collezione Tommasi dei fossili della “Lumachella di Ghegna” (Roncobello, Val Brembana, BG) conservata nel Museo di Storia Naturale dell’Università di Pavia, ed altre collezioni triassiche

PAOLO GUASCHI
2018-01-01

Abstract

Annibale Tommasi si occupò principalmente delle faune a invertebrati marini del Triassico alpino. Una di queste, di notevole importanza paleontologica e stratigrafica, è la fauna della “Lumachella di Ghegna” rinvenuta nella Pineta di Ghegna presso Roncobello, in Val Brembana (Bergamo). La “Lumachella di Ghegna” è una facies particolare della base del Calcare di Esino (Triassico Medio). Tale facies viene attribuita, almeno in parte, al limite Anisico/Ladinico grazie alla presenza di alcuni ammonoidi di sicuro valore stratigrafico. Su questa fauna Tommasi pubblicò un importante lavoro, diviso in due parti: la prima (1911b) dedicata ai brachiopodi, bivalvi, alghe e coralli; la seconda (1913) dedicata ai gasteropodi, cefalopodi e scafopodi. Viene inoltre resa nota la presenza di altre collezioni triassiche pubblicate da Tommasi formate da materiali provenienti dalle seguenti località lombarde: Rasa di Varese (VA), Varenna (LC), Valle del Dezzo (Orobie), Valsecca presso Roncobello (BG), da siti tipici per la formazione della Dolomia Principale compresi nelle province di Bergamo e Brescia, e da altre località italiane: Monte Clapsavon (Alpi Carniche), Marmolada (Dolomiti).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1236986
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