L'esperienza di Luciano Bolis, già processato dal Tribunale Speciale nel 1942, poi rifugiato in Svizzera dopo l'8 settembre 1943, infine partigiano e collaboratore di Parri in Alta Italia, costituisce un filo rosso per ripercorrere, attraverso le sue lettere e la testimonianza diaristica inedita, nonchè l'intervista data all'autrice, il travaglio della sua generazione tra pedagogia fascista e solitaria, accidentata scelta antifascista. Il contesto del rifugio elvetico ne fu la cornice stimolante, sia per il confronto con il quadro politico-istituzionale, cuulturale e religioso del paese ospite, sia per i contatti con il fuoruscitismo antifascista repubblicano e socialista.

In Svizzera. Fascismi e antifascismi a confronto

SIGNORI, ELISA
2001-01-01

Abstract

L'esperienza di Luciano Bolis, già processato dal Tribunale Speciale nel 1942, poi rifugiato in Svizzera dopo l'8 settembre 1943, infine partigiano e collaboratore di Parri in Alta Italia, costituisce un filo rosso per ripercorrere, attraverso le sue lettere e la testimonianza diaristica inedita, nonchè l'intervista data all'autrice, il travaglio della sua generazione tra pedagogia fascista e solitaria, accidentata scelta antifascista. Il contesto del rifugio elvetico ne fu la cornice stimolante, sia per il confronto con il quadro politico-istituzionale, cuulturale e religioso del paese ospite, sia per i contatti con il fuoruscitismo antifascista repubblicano e socialista.
2001
9788886719216
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