Il testo prende in esame i motivi del ruolo relativamente limitato e problematico che la musica del secondo Novecento occupa nell’educazione musicale, in modo particolare nelle scuole superiori di secondo grado. Partendo dalle criticità che si manifestano su più livelli (disposizioni ministeriali, formazione docenti, disponibilità di materiali didattici adeguati) si propone un possibile nuovo modo di affrontare questo repertorio. La scelta di tre esempi musicali basati in primo luogo sull’articolazione della dimensione timbrica e sul concetto di suono complesso (Prologue per viola di G. Grisey, Noa Noa per flauto ed elettronica di K. Saariaho e Natura morta con fiamme per quartetto d’archi ed elettronica di F. Romitelli) consente di mettere al centro l’esperienza dell’ascolto in termini di suono inteso in tutta la sua gamma acustica (dal suono puro, attraverso il suono armonico e suono inarmonico fino alle diverse colorazioni di rumore). L’introduzione e la ricerca di nuovi termini per descrivere l’esperienza di ascolto (provenienti spesso anche da altri ambiti del sapere come le discipline scientifiche) può rappresentare uno dei possibili modi per avvicinarsi al mondo del suono complesso che contraddistingue una cospicua parte della produzione musicale contemporanea, sia nell’ambito colto sia in quello popular. In questo modo si fornisce ai discenti gli strumenti per relazionarsi in modo consapevole e creativo con la realtà musicale.
Vivere il presente attraverso la musica. Alcune riflessioni sull’educazione al suono complesso
pustijanac
2019-01-01
Abstract
Il testo prende in esame i motivi del ruolo relativamente limitato e problematico che la musica del secondo Novecento occupa nell’educazione musicale, in modo particolare nelle scuole superiori di secondo grado. Partendo dalle criticità che si manifestano su più livelli (disposizioni ministeriali, formazione docenti, disponibilità di materiali didattici adeguati) si propone un possibile nuovo modo di affrontare questo repertorio. La scelta di tre esempi musicali basati in primo luogo sull’articolazione della dimensione timbrica e sul concetto di suono complesso (Prologue per viola di G. Grisey, Noa Noa per flauto ed elettronica di K. Saariaho e Natura morta con fiamme per quartetto d’archi ed elettronica di F. Romitelli) consente di mettere al centro l’esperienza dell’ascolto in termini di suono inteso in tutta la sua gamma acustica (dal suono puro, attraverso il suono armonico e suono inarmonico fino alle diverse colorazioni di rumore). L’introduzione e la ricerca di nuovi termini per descrivere l’esperienza di ascolto (provenienti spesso anche da altri ambiti del sapere come le discipline scientifiche) può rappresentare uno dei possibili modi per avvicinarsi al mondo del suono complesso che contraddistingue una cospicua parte della produzione musicale contemporanea, sia nell’ambito colto sia in quello popular. In questo modo si fornisce ai discenti gli strumenti per relazionarsi in modo consapevole e creativo con la realtà musicale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.