In Plin. epist. 1.10 è presente un intreccio di allusioni a passi di Seneca e di Quintiliano che risulta funzionale alla presentazione del filosofo Eufrate, alla cui celebrazione l’epistola è dedicata, come exemplum di una conciliazione possibile tra filosofia e retorica così come tra la senecana cura per l’interiorità e la partecipazione attiva alla vita pubblica (raccomandata invece da Quintiliano), la quale nella sua declinazione giuridica rappresenta secondo Eufrate la maniera più bella per tradurre in pratica l’ideale filosofico di iustitia.

L'epistola 1.10 di Plinio il Giovane. Il filosofo Eufrate tra Seneca e Quintiliano.

Alberto Canobbio
2019-01-01

Abstract

In Plin. epist. 1.10 è presente un intreccio di allusioni a passi di Seneca e di Quintiliano che risulta funzionale alla presentazione del filosofo Eufrate, alla cui celebrazione l’epistola è dedicata, come exemplum di una conciliazione possibile tra filosofia e retorica così come tra la senecana cura per l’interiorità e la partecipazione attiva alla vita pubblica (raccomandata invece da Quintiliano), la quale nella sua declinazione giuridica rappresenta secondo Eufrate la maniera più bella per tradurre in pratica l’ideale filosofico di iustitia.
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