Fin dall’Unità, la questione linguistica costituisce in Italia un tema di fondamentale importanza nel processo di scolarizzazione-nazionalizzazione. A lungo rifiutato nella scuola come lingua 'cattiva' e 'imbrattante', è solo dai primi decenni del Novecento che il dialetto acquista nelle aule una dimensione nuova. Fra i principali sostenitori di questa svolta è Giuseppe Lombardo Radice, autore, in particolare, dei programmi per la scuola elementare del 1923. Il saggio ne ricostruisce il pensiero in materia e le novità da lui introdotte sul piano didattico.
La questione del dialetto in Giuseppe Lombardo Radice
Matteo Morandi
2019-01-01
Abstract
Fin dall’Unità, la questione linguistica costituisce in Italia un tema di fondamentale importanza nel processo di scolarizzazione-nazionalizzazione. A lungo rifiutato nella scuola come lingua 'cattiva' e 'imbrattante', è solo dai primi decenni del Novecento che il dialetto acquista nelle aule una dimensione nuova. Fra i principali sostenitori di questa svolta è Giuseppe Lombardo Radice, autore, in particolare, dei programmi per la scuola elementare del 1923. Il saggio ne ricostruisce il pensiero in materia e le novità da lui introdotte sul piano didattico.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.