La diffusione di pratiche di scrittura elettroniche e la conseguente istituzione i archivi letterari nativamente digitali ha determinato nel 2009 l'avvio del progetto PAD – Pavia Archivi Digitali, finalizzato a realizzare uno strumento per archiviare e rendere consultabili documenti in formato elettronico di personalità rappresentative della cultura e della società odierna, riconducibili a diverse generazioni e formazioni. Di questo materiale PAD intende garantire la conservazione nel tempo e favorire lo studio, nel rispetto della privacy e del diritto d'autore. Preservare a lungo termine le memorie collettive e personali degli ultimi decenni è un’impresa resa particolarmente complessa dalla necessità di integrare competenze appartenenti ad ambiti molto diversi fra loro: discipline letterarie, tecniche e archivistiche, tecnologia dell’informazione, questioni giuridiche, aspetti amministrativi. Inoltre, la gestione dell’archivio digitale presuppone l’aggiornamento costante dei modelli di dati, degli standard e delle procedure per far fronte alla crescente varietà delle fonti documentarie. Fattori di particolare criticità sono, inoltre, la stratificazione delle versioni, la tutela dei dati sensibili, la gestione dei diritti, le licenze d’uso degli applicativi software (particolarmente nel caso di trasferimenti di pacchetti software dal soggetto utilizzatore a quello che si occupa della conservazione), l’organizzazione e le responsabilità della curatela digitale e, infine, il rapporto con l’utenza. Il successo di un progetto finalizzato alla conservazione a lungo termine di archivi privati digitali nativi dipende dalla capacità di individuare fin dall’inizio le soluzioni più adeguate (riguardo a linee guida, standard, buone pratiche e così via), con l’intesa che abbiano anche la caratteristica della sostenibilità. Prendendo come caso di studio le procedure di archiviazione del fondo del poeta e anglista Franco Buffoni, il cui completamento ha avuto luogo all'inizio dell'anno, l'articolo descrive le soluzioni informatiche ed archivistiche adottate nell'ambito di PAD, individuando al contempo le procedure da mettere a punto nelle ulteriori fasi di sviluppo del sistema.

Archivi digitali di persona. PAD - Pavia Archivi Digitali e gli archivi degli scrittori

Weston Paul Gabriele;Baldini Primo;Carbé Emmanuela;Pusterla Laura
2019-01-01

Abstract

La diffusione di pratiche di scrittura elettroniche e la conseguente istituzione i archivi letterari nativamente digitali ha determinato nel 2009 l'avvio del progetto PAD – Pavia Archivi Digitali, finalizzato a realizzare uno strumento per archiviare e rendere consultabili documenti in formato elettronico di personalità rappresentative della cultura e della società odierna, riconducibili a diverse generazioni e formazioni. Di questo materiale PAD intende garantire la conservazione nel tempo e favorire lo studio, nel rispetto della privacy e del diritto d'autore. Preservare a lungo termine le memorie collettive e personali degli ultimi decenni è un’impresa resa particolarmente complessa dalla necessità di integrare competenze appartenenti ad ambiti molto diversi fra loro: discipline letterarie, tecniche e archivistiche, tecnologia dell’informazione, questioni giuridiche, aspetti amministrativi. Inoltre, la gestione dell’archivio digitale presuppone l’aggiornamento costante dei modelli di dati, degli standard e delle procedure per far fronte alla crescente varietà delle fonti documentarie. Fattori di particolare criticità sono, inoltre, la stratificazione delle versioni, la tutela dei dati sensibili, la gestione dei diritti, le licenze d’uso degli applicativi software (particolarmente nel caso di trasferimenti di pacchetti software dal soggetto utilizzatore a quello che si occupa della conservazione), l’organizzazione e le responsabilità della curatela digitale e, infine, il rapporto con l’utenza. Il successo di un progetto finalizzato alla conservazione a lungo termine di archivi privati digitali nativi dipende dalla capacità di individuare fin dall’inizio le soluzioni più adeguate (riguardo a linee guida, standard, buone pratiche e così via), con l’intesa che abbiano anche la caratteristica della sostenibilità. Prendendo come caso di studio le procedure di archiviazione del fondo del poeta e anglista Franco Buffoni, il cui completamento ha avuto luogo all'inizio dell'anno, l'articolo descrive le soluzioni informatiche ed archivistiche adottate nell'ambito di PAD, individuando al contempo le procedure da mettere a punto nelle ulteriori fasi di sviluppo del sistema.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1288386
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