L'articolo prende in esame i versi di Gregorio Nazianzeno compresi nell'abbecedario di Fedor Polikarpov (Slavjano-greko-latinskij bukvar', Mosca 1701). Il testo greco è accompagnato dalla traduzione latina e slava. La disposizione del testo originale e della traduzione evidenzia la funzione didattica attribuita ai versi di Gregorio Nazianzeno, utilizzati in particolare per lo studio del greco. Nell'abbecedario una parte del materiale è proposta in greco, latino e slavo.Viene avanzata l'ipotesi che le edizioni multilingue di celebri opere didattiche, come i "Colloquia familiaria" di Erasmo da Rotterdam o "Janua linguarum reserata" di Jan Amos Komenský, abbiano influenzato la disposizione del materiale in greco, latino e slavo presente nell'abbecedario.
Note sulla fortuna della poesia di Gregorio Nazianzeno in Russia tra XVII e XVIII secolo
Maria Cristina Bragone
2019-01-01
Abstract
L'articolo prende in esame i versi di Gregorio Nazianzeno compresi nell'abbecedario di Fedor Polikarpov (Slavjano-greko-latinskij bukvar', Mosca 1701). Il testo greco è accompagnato dalla traduzione latina e slava. La disposizione del testo originale e della traduzione evidenzia la funzione didattica attribuita ai versi di Gregorio Nazianzeno, utilizzati in particolare per lo studio del greco. Nell'abbecedario una parte del materiale è proposta in greco, latino e slavo.Viene avanzata l'ipotesi che le edizioni multilingue di celebri opere didattiche, come i "Colloquia familiaria" di Erasmo da Rotterdam o "Janua linguarum reserata" di Jan Amos Komenský, abbiano influenzato la disposizione del materiale in greco, latino e slavo presente nell'abbecedario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.