La valutazione scolastica, intesa come valutazione nella scuola e della scuola, costituisce un oggetto ancora poco studiato dalla storiografia educativa. Eppure essa è connessa con l’idea di valore e produce impatti nel sociale, influenzando fortemente le pratiche didattiche. Da tale assunto l’articolo parte per rileggere storicamente i tratti salienti del dibattito docimologico, allora assai giovane, apparso in Italia all’indomani del Sessantotto su una delle più autorevoli testate pedagogiche del tempo, «Scuola e città», di orientamento laico e progressista, fondata nel 1950 da Ernesto Codignola e all’epoca diretta da Lamberto Borghi. Ad essere considerata sarà soprattutto, ma non solo, la posizione di Mario Gattullo, pedagogista dell’Università di Bologna.
Il Sessantotto della docimologia. Una nota sull’osservatorio di «Scuola e città»
Matteo Morandi
2019-01-01
Abstract
La valutazione scolastica, intesa come valutazione nella scuola e della scuola, costituisce un oggetto ancora poco studiato dalla storiografia educativa. Eppure essa è connessa con l’idea di valore e produce impatti nel sociale, influenzando fortemente le pratiche didattiche. Da tale assunto l’articolo parte per rileggere storicamente i tratti salienti del dibattito docimologico, allora assai giovane, apparso in Italia all’indomani del Sessantotto su una delle più autorevoli testate pedagogiche del tempo, «Scuola e città», di orientamento laico e progressista, fondata nel 1950 da Ernesto Codignola e all’epoca diretta da Lamberto Borghi. Ad essere considerata sarà soprattutto, ma non solo, la posizione di Mario Gattullo, pedagogista dell’Università di Bologna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.