Il 14 gennaio 2016 mancava a Pavia Faustino Savoldi, membro effettivo dell’Istituto Lombardo e uno dei protagonisti delle scienze neurologiche pavesi e italiane nella seconda metà del Novecento. Nato a Brescia il 4 luglio 1930, dopo gli studi liceali nella sua città natale, si iscrisse alla facoltà medica di Pavia nel 1949 dove compì i primi passi della sua carriera scientifica, laureandosi nel 1955, sotto la guida di Carlo Berlucchi. Probabilmente influenzato dal maestro si rivolse allo studio elettrofisiologico del sistema nervoso diventando presto uno dei pionieri dell’elettroencefalografia sperimentale. I settori di ricerca da lui patrocinati furono quelli relativi all’epilessia clinica e sperimentale, alla patogenesi della vertigine, ai disturbi del linguaggio, alla nosografia tassonomica delle cefalee, ai meccanismi neuroendocrini fisiologici e patologici, alle malattie cerebrovascolari. Studioso dai vasti interessi, pubblicò importanti saggi di interpretazione critica di diversi argomenti neuropsichiatrici valutati anche in una prospettiva filosofica. Parallelamente fioriva la sua carriera universitaria con la libera docenza in Neuropsichiatria, l’incarico dell’insegnamento di neurologia e, infine, all’inizio degli anni Ottanta, la cattedra di Neurologia e la direzione scientifica dell’Istituto Neurologico Casimiro Mondino di Pavia che mantenne fino al 1989. Negli ultimi anni, dopo il pensionamento, Savoldi si era dedicato a un’impresa titanica, scrivere un trattato sul problema della coscienza, che giunse in porto nel 2013. La sua figura e le tappe fondamentali della sua vita scientifica sono tratteggiate in questo saggio

FAUSTINO SAVOLDI: L’UOMO, L’AMICO, LO STUDIOSO

Mazzarello, Paolo
2018-01-01

Abstract

Il 14 gennaio 2016 mancava a Pavia Faustino Savoldi, membro effettivo dell’Istituto Lombardo e uno dei protagonisti delle scienze neurologiche pavesi e italiane nella seconda metà del Novecento. Nato a Brescia il 4 luglio 1930, dopo gli studi liceali nella sua città natale, si iscrisse alla facoltà medica di Pavia nel 1949 dove compì i primi passi della sua carriera scientifica, laureandosi nel 1955, sotto la guida di Carlo Berlucchi. Probabilmente influenzato dal maestro si rivolse allo studio elettrofisiologico del sistema nervoso diventando presto uno dei pionieri dell’elettroencefalografia sperimentale. I settori di ricerca da lui patrocinati furono quelli relativi all’epilessia clinica e sperimentale, alla patogenesi della vertigine, ai disturbi del linguaggio, alla nosografia tassonomica delle cefalee, ai meccanismi neuroendocrini fisiologici e patologici, alle malattie cerebrovascolari. Studioso dai vasti interessi, pubblicò importanti saggi di interpretazione critica di diversi argomenti neuropsichiatrici valutati anche in una prospettiva filosofica. Parallelamente fioriva la sua carriera universitaria con la libera docenza in Neuropsichiatria, l’incarico dell’insegnamento di neurologia e, infine, all’inizio degli anni Ottanta, la cattedra di Neurologia e la direzione scientifica dell’Istituto Neurologico Casimiro Mondino di Pavia che mantenne fino al 1989. Negli ultimi anni, dopo il pensionamento, Savoldi si era dedicato a un’impresa titanica, scrivere un trattato sul problema della coscienza, che giunse in porto nel 2013. La sua figura e le tappe fondamentali della sua vita scientifica sono tratteggiate in questo saggio
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