Se c’è stato un momento in cui il tradizionale carattere chiuso di Pavia ha sconfessato se stesso aprendosi generosamente a un’azione di partecipazione e aiuto corale per migliorare le sorti dei più sfortunati, ponendosi generosamente al servizio del paese e mostrando il suo lato migliore, questo è stato il periodo della Grande guerra. Identificandosi integralmente con la sua tradizionale vocazione di eccellenza medica, la piccola città sul Ticino si trasformò allora in un’intera “città ospedale”. Vecchi professori paludati ritrovarono una seconda giovinezza, nel nome anche dei giorni ormai lontanissimi del Risorgimento − a cui avevano assistito o partecipato con passione − che aveva condotto all’Unità d’Italia. Improvvisamente si sentirono vivi, parte di un progetto corale di aiuto a quei giovani partiti per il fronte che giungevano quotidianamente a Pavia nelle tradotte sanitarie con il corpo martoriato
Pavia, la "città ospedale"
Mazzarello, P.
2018-01-01
Abstract
Se c’è stato un momento in cui il tradizionale carattere chiuso di Pavia ha sconfessato se stesso aprendosi generosamente a un’azione di partecipazione e aiuto corale per migliorare le sorti dei più sfortunati, ponendosi generosamente al servizio del paese e mostrando il suo lato migliore, questo è stato il periodo della Grande guerra. Identificandosi integralmente con la sua tradizionale vocazione di eccellenza medica, la piccola città sul Ticino si trasformò allora in un’intera “città ospedale”. Vecchi professori paludati ritrovarono una seconda giovinezza, nel nome anche dei giorni ormai lontanissimi del Risorgimento − a cui avevano assistito o partecipato con passione − che aveva condotto all’Unità d’Italia. Improvvisamente si sentirono vivi, parte di un progetto corale di aiuto a quei giovani partiti per il fronte che giungevano quotidianamente a Pavia nelle tradotte sanitarie con il corpo martoriatoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.