L’introduzione di specie alloctone rappresenta la seconda minaccia alla conservazione della biodiversità a livello globale; ancora più gravi sono gli impatti negli ecosistemi d’acqua dolce. Le specie ittiche alloctone in Italia sono sensibilmente più numerose a quelle presenti in altri stati europei e la maggior parte delle immissioni è da ascriversi all’intervento umano. Lo scopo del seguente lavoro è quello di indagare gli effetti della competizione delle specie ittiche alloctone sulla componente autoctona. Sono state indagate 23 stazioni nella rete idrica minore del fiume Ticino nelle province di Varese, Milano e Novara, in cui sono state campionate 10 specie alloctone (n= 886) e 14 specie autoctone (n= 4179). Per valutare l’effetto della competizione sono state condotte analisi sia a livello di comunità sia a livello di singole specie. Le analisi hanno evidenziato una correlazione positiva significativa tra l’indice di diversità di Shannon delle comunità di specie autoctone e quello delle specie alloctone; ciò fa pensare che non vi siano effetti evidenti di competizione a livello di comunità. Questa correlazione è emersa anche tra l’abbondanza di Barbus barbus e la comunità di specie autoctone sia in termini di biomassa totale sia in numero di individui; mentre il numero di individui di Misgurnus anguillicaudatus correlava negativamente sia con la biomassa della comunità autoctona sia con la biomassa di Telestes muticellus. Questo risultato potrebbe essere spiegato da una maggiore resistenza di Misgurnus anguillicaudatus a fenomeni di carenza idrica, che possono verificarsi anche nell’area di studio.

Impatto dell’ittiofauna alloctona sulla comunità autoctona nel reticolo idrografico minore del fiume Ticino

GHIA DANIELA;FEA GIANLUCA;SACCHI ROBERTO
2019-01-01

Abstract

L’introduzione di specie alloctone rappresenta la seconda minaccia alla conservazione della biodiversità a livello globale; ancora più gravi sono gli impatti negli ecosistemi d’acqua dolce. Le specie ittiche alloctone in Italia sono sensibilmente più numerose a quelle presenti in altri stati europei e la maggior parte delle immissioni è da ascriversi all’intervento umano. Lo scopo del seguente lavoro è quello di indagare gli effetti della competizione delle specie ittiche alloctone sulla componente autoctona. Sono state indagate 23 stazioni nella rete idrica minore del fiume Ticino nelle province di Varese, Milano e Novara, in cui sono state campionate 10 specie alloctone (n= 886) e 14 specie autoctone (n= 4179). Per valutare l’effetto della competizione sono state condotte analisi sia a livello di comunità sia a livello di singole specie. Le analisi hanno evidenziato una correlazione positiva significativa tra l’indice di diversità di Shannon delle comunità di specie autoctone e quello delle specie alloctone; ciò fa pensare che non vi siano effetti evidenti di competizione a livello di comunità. Questa correlazione è emersa anche tra l’abbondanza di Barbus barbus e la comunità di specie autoctone sia in termini di biomassa totale sia in numero di individui; mentre il numero di individui di Misgurnus anguillicaudatus correlava negativamente sia con la biomassa della comunità autoctona sia con la biomassa di Telestes muticellus. Questo risultato potrebbe essere spiegato da una maggiore resistenza di Misgurnus anguillicaudatus a fenomeni di carenza idrica, che possono verificarsi anche nell’area di studio.
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