Il potenziale individuale dipende dalla maturazione biologica ma è anche sensibile alle stimolazioni offerte dai contesti, specialmente in alcuni periodi critici dello sviluppo, pertanto è fondamentale che la scuola sappia riconoscere e sostenere ogni bambino attraverso proposte educative e didattiche adeguate (Pfeiffer, 2013; Erwin, Worrell, 2012; Zanetti, 2017). La prospettiva pedagogica inclusiva infatti è volta non solo a individuare gli studenti con dotazioni elevate o gifted, ma le potenzialità di tutti per consentire che ognuno possa essere accompagnato all’espressione massima di esse. Il riconoscimento delle differenze, la loro accettazione e comprensione dovrebbe portare gli insegnanti a predisporre una programmazione in grado di tenere conto delle diverse caratteristiche degli allievi, senza distinguere in categorie coloro che possono richiedere più attenzione o l’attivazione di diverse strategie didattiche o ausili (D’Alonzo, 2017; Cottini, 2018; Sandri, 2018). Per promuovere le competenze dei docenti nell’individuare talenti e potenzialità dei propri allievi in contesti-classe inclusivi può essere utile organizzare un gruppo di ricerca/formazione, costituito da insegnanti e ricercatori di Didattica Speciale per l’inclusione e di Psicologia. Il contributo scientifico delle due discipline, integrato alle riflessioni e alle esperienze maturate dai docenti stessi, può infatti permettere di elaborare un coerente quadro teorico ed operativo volto all’inclusione di tutti gli allievi e, a partire dall’individuazione dei punti di forza e di interesse di ognuno, promuoverne il pensiero creativo, capacità di problem solving, critical thinking, metacognizione nonché abilità comunicative e relazionali. In questa sede si presentano i primi risultati relativi alla concezione di “allievo ad alto potenziale” degli insegnanti, coinvolti in un gruppo di ricerca/formazione costituitosi a Bologna, e alle loro credenze e percezioni rispetto ai talenti di tutti gli allievi delle proprie classi, attraverso la somministrazione di questionari (Renati, Cerutti, 2012) e checklist costruite ad hoc. Sulla base dei risultati ottenuti verranno proposte sia azioni formative che progettazione di modalità didattiche con l’obiettivo di sostenere e supportare gli apprendimenti di tutti gli allievi.
Valorizzare le potenzialità in contesti di apprendimento inclusivi
ZANETTI
2019-01-01
Abstract
Il potenziale individuale dipende dalla maturazione biologica ma è anche sensibile alle stimolazioni offerte dai contesti, specialmente in alcuni periodi critici dello sviluppo, pertanto è fondamentale che la scuola sappia riconoscere e sostenere ogni bambino attraverso proposte educative e didattiche adeguate (Pfeiffer, 2013; Erwin, Worrell, 2012; Zanetti, 2017). La prospettiva pedagogica inclusiva infatti è volta non solo a individuare gli studenti con dotazioni elevate o gifted, ma le potenzialità di tutti per consentire che ognuno possa essere accompagnato all’espressione massima di esse. Il riconoscimento delle differenze, la loro accettazione e comprensione dovrebbe portare gli insegnanti a predisporre una programmazione in grado di tenere conto delle diverse caratteristiche degli allievi, senza distinguere in categorie coloro che possono richiedere più attenzione o l’attivazione di diverse strategie didattiche o ausili (D’Alonzo, 2017; Cottini, 2018; Sandri, 2018). Per promuovere le competenze dei docenti nell’individuare talenti e potenzialità dei propri allievi in contesti-classe inclusivi può essere utile organizzare un gruppo di ricerca/formazione, costituito da insegnanti e ricercatori di Didattica Speciale per l’inclusione e di Psicologia. Il contributo scientifico delle due discipline, integrato alle riflessioni e alle esperienze maturate dai docenti stessi, può infatti permettere di elaborare un coerente quadro teorico ed operativo volto all’inclusione di tutti gli allievi e, a partire dall’individuazione dei punti di forza e di interesse di ognuno, promuoverne il pensiero creativo, capacità di problem solving, critical thinking, metacognizione nonché abilità comunicative e relazionali. In questa sede si presentano i primi risultati relativi alla concezione di “allievo ad alto potenziale” degli insegnanti, coinvolti in un gruppo di ricerca/formazione costituitosi a Bologna, e alle loro credenze e percezioni rispetto ai talenti di tutti gli allievi delle proprie classi, attraverso la somministrazione di questionari (Renati, Cerutti, 2012) e checklist costruite ad hoc. Sulla base dei risultati ottenuti verranno proposte sia azioni formative che progettazione di modalità didattiche con l’obiettivo di sostenere e supportare gli apprendimenti di tutti gli allievi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.