Il volume discute la posizione assunta da Aristotele nel dibattito sui generi di vita - e in particolare sulla contrapposizione tra vita pratico-politica e vita filosofica - che, iniziato negli anni finali della guerra del Peloponneso, aveva assunto un'importanza decisiva con Platone e con gli esponenti delle altre scuole socratiche. Attraverso l'analisi dei testi in cui viene affrontato il problema del rapporto tra "bios praktikos" e "bios politikos" - e cioè la "Politica", l'"Etica Eudemia", l'"Etica Nicomachea" - si ricostruisce la fisionomia che Aristotele assegna alle due scelte di vita. La sua indagine è contrassegnata da una tensione irrisolta: da una parte, il "bios politikos" rappresenta la modalità di vita del cittadino che nella polis, e in particolare nel quadro della miglior forma di costituzione, consegue pienamente la felicità; dall'altra, la vita teoretica, realizzata nell'ambito della scuola filosofica, possiede una dignità superiore, che Aristotele avvalora tramite l'assimilazione del filosofo alla divinità.

Bios hairetotatos. Generi di vita e felicità in Aristotele

GASTALDI, SILVIA
2003-01-01

Abstract

Il volume discute la posizione assunta da Aristotele nel dibattito sui generi di vita - e in particolare sulla contrapposizione tra vita pratico-politica e vita filosofica - che, iniziato negli anni finali della guerra del Peloponneso, aveva assunto un'importanza decisiva con Platone e con gli esponenti delle altre scuole socratiche. Attraverso l'analisi dei testi in cui viene affrontato il problema del rapporto tra "bios praktikos" e "bios politikos" - e cioè la "Politica", l'"Etica Eudemia", l'"Etica Nicomachea" - si ricostruisce la fisionomia che Aristotele assegna alle due scelte di vita. La sua indagine è contrassegnata da una tensione irrisolta: da una parte, il "bios politikos" rappresenta la modalità di vita del cittadino che nella polis, e in particolare nel quadro della miglior forma di costituzione, consegue pienamente la felicità; dall'altra, la vita teoretica, realizzata nell'ambito della scuola filosofica, possiede una dignità superiore, che Aristotele avvalora tramite l'assimilazione del filosofo alla divinità.
2003
Saggi Bibliopolis
9788870884159
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