Questa opera bipartita e di carattere multimediale, composta di un volume (prima parte) e di un cd-rom (seconda parte), si propone come un primo tentativo sistematico di codificazione teorica ed esemplificazione analitica dei rapporti fra poesia e musica nelle più varie culture ‘occidentali’ (europee ma anche nord- e sud-americane) in un arco storico compreso fra il Medioevo e il Novecento. Su entrambi i piani, teorico e analitico, le due componenti testuali—verbale e musicale—sono qui considerate non solo separatamente, ma anche e soprattutto nella loro reciproca e mutevole interazione. Nei repertori e generi più diversi, di ambito anzitutto ‘classico-colto’ ma anche ‘popolare’ o popular, infatti, parole e musica tendono a fondersi così intimamente da dar vita ad una sorta di ‘terza dimensione’ linguistico-espressiva. La quale, per poter essere realmente compresa ed apprezzata nel suo senso complessivo, richiede a sua volta un approccio metodologico necessariamente flessibile, aperto e interdisciplinare: fondato, cioè, non sulla separazione ma sulla convergenza e cooperazione di diversi strumenti analitici e interpretativi, come quelli elaborati dalla critica letteraria, dalla linguistica e dalla fonologia, così come dalle più varie branche della musicologia e dell’etnomusicologia. La prima parte si sofferma anzitutto sui parametri del suono vocale comuni al parlare e al cantare (‘timbro’, ‘intensità’, ‘altezza’, ‘ritmo’), mettendo a fuoco gli esiti più tangibili del loro incontro nella dimensione altrettanto comune del ‘tempo’. In tale contesto s’inserisce ad esempio la ripresa, ridefinizione e ancor più ampia applicazione di tipologie intonative e melodiche già codificate negli ambiti ben distinti della fonetica e dell’etnomusicologia: in particolare, le rispettive distinzioni fra intonia ‘interrogativa’, ‘sospensiva’ e ‘conclusiva’, e fra canto ‘patogenico’, ‘logogenico’ e ‘melogenico’. Ampio spazio è dedicato anche ad alcune nozioni fondamentali di versificazione (classica e romanza, inglese e tedesca) e di ritmica musicale, preliminari ad uno sguardo generale sulle principali forme e tipologie d’interazione fra i due linguaggi. Duplice punto d’arrivo di queste riflessioni è da un lato la distinzione, non sempre poi così netta, fra ‘poesia per musica’ e ‘poesia pura in musica’ (entrambe riconducibili ai criteri base dell’intonazione ‘logogenica’), dall’altro la definizione non meno articolata di una terza e fino ad oggi pressoché insondata categoria (di natura più spiccatamente ‘melogenica’) fondata sul principio opposto della ‘musica per poesia’. Sin da questa prima perlustrazione, la tradizione ‘classico-colta’ e quella cosiddetta ‘popular’—con particolare riferimento al repertorio della canzone d’autore—sembrano spesso divergere proprio nell’opposto orientamento, logogenico vs. melogenico, del rispettivo processo compositivo. Simili modelli concettuali, tipologici ed estetici vengono compiutamente esemplificati nella seconda parte (cd-rom), più interessata ad entrare nel vivo del fenomeno poetico-musicale e a comprenderne via via la logica non solo formale e tecnico-compositiva ma anche espressiva. A questi fini, e con ampio uso di esempi musicali, tabelle sinottiche e tracce sonore, viene qui proposta la lettura analitica e l’ascolto critico di dieci composizioni emblematiche, tali da tracciare un percorso esegetico tanto esteso e variegato quanto necessariamente trasversale: dall’universo non poi così remoto dei trovatori medievali (Bernart de Ventadorn, Can vei la lauzeta mover) si approda a quello tardo-novecentesco dei cantautori (Paul McCartney, Yesterday, Chico Buarque, Olhos nos Olhos, e Paolo Conte, Madeleine); passando attraverso il canto polifonico rinascimentale (Vergene bella del Petrarca e O sonno di Giovanni Della Casa nelle rispettive intonazioni di Guillaume Dufay e Cipriano de Rore), il lamento rappresentativo e la cantata (il Lamento della Ninfa di Rinuccini-Monteverdi e Armida abbandonata di Händel), il Lied romantico tedesco (la ballata goethiana Erlkönig nella rilettura per canto e pianoforte di Schubert) e il Song teatrale americano del primo novecento (The Man I Love di George e Ira Gershwin).

Poesia per musica e musica per poesia. Dai trovatori a Paolo Conte

LA VIA, STEFANO
2006-01-01

Abstract

Questa opera bipartita e di carattere multimediale, composta di un volume (prima parte) e di un cd-rom (seconda parte), si propone come un primo tentativo sistematico di codificazione teorica ed esemplificazione analitica dei rapporti fra poesia e musica nelle più varie culture ‘occidentali’ (europee ma anche nord- e sud-americane) in un arco storico compreso fra il Medioevo e il Novecento. Su entrambi i piani, teorico e analitico, le due componenti testuali—verbale e musicale—sono qui considerate non solo separatamente, ma anche e soprattutto nella loro reciproca e mutevole interazione. Nei repertori e generi più diversi, di ambito anzitutto ‘classico-colto’ ma anche ‘popolare’ o popular, infatti, parole e musica tendono a fondersi così intimamente da dar vita ad una sorta di ‘terza dimensione’ linguistico-espressiva. La quale, per poter essere realmente compresa ed apprezzata nel suo senso complessivo, richiede a sua volta un approccio metodologico necessariamente flessibile, aperto e interdisciplinare: fondato, cioè, non sulla separazione ma sulla convergenza e cooperazione di diversi strumenti analitici e interpretativi, come quelli elaborati dalla critica letteraria, dalla linguistica e dalla fonologia, così come dalle più varie branche della musicologia e dell’etnomusicologia. La prima parte si sofferma anzitutto sui parametri del suono vocale comuni al parlare e al cantare (‘timbro’, ‘intensità’, ‘altezza’, ‘ritmo’), mettendo a fuoco gli esiti più tangibili del loro incontro nella dimensione altrettanto comune del ‘tempo’. In tale contesto s’inserisce ad esempio la ripresa, ridefinizione e ancor più ampia applicazione di tipologie intonative e melodiche già codificate negli ambiti ben distinti della fonetica e dell’etnomusicologia: in particolare, le rispettive distinzioni fra intonia ‘interrogativa’, ‘sospensiva’ e ‘conclusiva’, e fra canto ‘patogenico’, ‘logogenico’ e ‘melogenico’. Ampio spazio è dedicato anche ad alcune nozioni fondamentali di versificazione (classica e romanza, inglese e tedesca) e di ritmica musicale, preliminari ad uno sguardo generale sulle principali forme e tipologie d’interazione fra i due linguaggi. Duplice punto d’arrivo di queste riflessioni è da un lato la distinzione, non sempre poi così netta, fra ‘poesia per musica’ e ‘poesia pura in musica’ (entrambe riconducibili ai criteri base dell’intonazione ‘logogenica’), dall’altro la definizione non meno articolata di una terza e fino ad oggi pressoché insondata categoria (di natura più spiccatamente ‘melogenica’) fondata sul principio opposto della ‘musica per poesia’. Sin da questa prima perlustrazione, la tradizione ‘classico-colta’ e quella cosiddetta ‘popular’—con particolare riferimento al repertorio della canzone d’autore—sembrano spesso divergere proprio nell’opposto orientamento, logogenico vs. melogenico, del rispettivo processo compositivo. Simili modelli concettuali, tipologici ed estetici vengono compiutamente esemplificati nella seconda parte (cd-rom), più interessata ad entrare nel vivo del fenomeno poetico-musicale e a comprenderne via via la logica non solo formale e tecnico-compositiva ma anche espressiva. A questi fini, e con ampio uso di esempi musicali, tabelle sinottiche e tracce sonore, viene qui proposta la lettura analitica e l’ascolto critico di dieci composizioni emblematiche, tali da tracciare un percorso esegetico tanto esteso e variegato quanto necessariamente trasversale: dall’universo non poi così remoto dei trovatori medievali (Bernart de Ventadorn, Can vei la lauzeta mover) si approda a quello tardo-novecentesco dei cantautori (Paul McCartney, Yesterday, Chico Buarque, Olhos nos Olhos, e Paolo Conte, Madeleine); passando attraverso il canto polifonico rinascimentale (Vergene bella del Petrarca e O sonno di Giovanni Della Casa nelle rispettive intonazioni di Guillaume Dufay e Cipriano de Rore), il lamento rappresentativo e la cantata (il Lamento della Ninfa di Rinuccini-Monteverdi e Armida abbandonata di Händel), il Lied romantico tedesco (la ballata goethiana Erlkönig nella rilettura per canto e pianoforte di Schubert) e il Song teatrale americano del primo novecento (The Man I Love di George e Ira Gershwin).
2006
Il pensiero musicale
9788843038992
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/136300
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact