Isa Miranda (al secolo Ines Isabella Sampietro) rappresenta una delle attrici più emblematiche del cinema italiano non solo perché ha attraversato una lunghissima stagione storica – dal cinema di regime agli anni Cinquanta fino alla profonda ridefinizione e alla crisi dei decenni successivi –, e per la sua notorietà internazionale, ma anche perché ha espresso la sua personalità artistica in molte forme differenti tra cinema, teatro e televisione. L’intervento intende tuttavia indagare un’attività apparata e secondaria dell’attrice, quella della scrittura, nelle molteplici forme in cui essa si è manifestata nel corso del tempo: dall’intervista all’autobiografia, dalle lettere alla poesia. Il filo della scrittura attraversa un groviglio di esperienze, sentimenti, attività eterogenee e costituisce un principio disvelativo della personalità dell’attrice che si modula e si ridisegna nel variare delle stagioni. Una pratica intima che le consegna una nuova soggettività di sguardo su cui occorre tornare oggi a far luce.
«Per vivere nei tuoi sogni ti guardo dormire». Vita letteraria di un’attrice
MOSCONI, ELENA
2019-01-01
Abstract
Isa Miranda (al secolo Ines Isabella Sampietro) rappresenta una delle attrici più emblematiche del cinema italiano non solo perché ha attraversato una lunghissima stagione storica – dal cinema di regime agli anni Cinquanta fino alla profonda ridefinizione e alla crisi dei decenni successivi –, e per la sua notorietà internazionale, ma anche perché ha espresso la sua personalità artistica in molte forme differenti tra cinema, teatro e televisione. L’intervento intende tuttavia indagare un’attività apparata e secondaria dell’attrice, quella della scrittura, nelle molteplici forme in cui essa si è manifestata nel corso del tempo: dall’intervista all’autobiografia, dalle lettere alla poesia. Il filo della scrittura attraversa un groviglio di esperienze, sentimenti, attività eterogenee e costituisce un principio disvelativo della personalità dell’attrice che si modula e si ridisegna nel variare delle stagioni. Una pratica intima che le consegna una nuova soggettività di sguardo su cui occorre tornare oggi a far luce.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.