Il libro è uno studio monografico sulle relazioni internazionali negli anni compresi fra le due guerre mondiali, che rappresentarono una fase di transizione cruciale per il sistema internazionale, in quell’epoca anche i rapporti fra l’Italia e l’America Latina si modificarono profondamente. L’autore, dopo aver esaminato le posizioni dell’Italia liberale e dei nazionalisti, ricostruisce le diverse fasi attraversate dalla politica del fascismo nei confronti dell’area latinoamericana, soffermandosi maggiormente sul Brasile e sull’Argentina, paesi con importanti comunità di “italiani fuori d’Italia”, verso cui il governo di Roma mostrò un particolare interesse nel periodo 1919-1943. Un interesse rafforzato dai cambiamenti in corso in quell’area dopo la prima guerra mondiale e poi dagli effetti della crisi del 1929, nonché dal sorgere di partiti che sembravano ispirarsi a Mussolini. Dopo i “ruggenti” anni Venti quelle situazioni furono però influenzate dal mutare del panorama diplomatico negli anni Trenta, anche a causa di alcune crisi che videro coinvolta l’Italia, e risultarono poi condizionate dal secondo conflitto mondiale. I ruoli dell’Argentina e del Brasile sono significativi anche perché la loro collocazione interagiva nei rapporti con i loro due alleati principali, rispettivamente Gran Bretagna e Stati Uniti, che rappresentavano le due maggiori potenze dell’epoca oltreché i punti di riferimento della diplomazia italiana, in positivo almeno sino al 1935 e in negativo dal 1940 al 1943. Il volume, grazie a un’originale prospettiva euro-americana, illumina lo scomporsi e il ricomporsi degli schieramenti internazionali, evidenziando protagonisti e vicende dell’America Latina ancora poco frequentati dalla storiografia italiana, e fornendo al tempo stesso un contributo agli studi sulla politica estera italiana del periodo 1919-1943.
L'America Latina e Mussolini. Brasile e Argentina nella politica estera dell'Italia (1919-1943)
MUGNAINI, MARCO
2008-01-01
Abstract
Il libro è uno studio monografico sulle relazioni internazionali negli anni compresi fra le due guerre mondiali, che rappresentarono una fase di transizione cruciale per il sistema internazionale, in quell’epoca anche i rapporti fra l’Italia e l’America Latina si modificarono profondamente. L’autore, dopo aver esaminato le posizioni dell’Italia liberale e dei nazionalisti, ricostruisce le diverse fasi attraversate dalla politica del fascismo nei confronti dell’area latinoamericana, soffermandosi maggiormente sul Brasile e sull’Argentina, paesi con importanti comunità di “italiani fuori d’Italia”, verso cui il governo di Roma mostrò un particolare interesse nel periodo 1919-1943. Un interesse rafforzato dai cambiamenti in corso in quell’area dopo la prima guerra mondiale e poi dagli effetti della crisi del 1929, nonché dal sorgere di partiti che sembravano ispirarsi a Mussolini. Dopo i “ruggenti” anni Venti quelle situazioni furono però influenzate dal mutare del panorama diplomatico negli anni Trenta, anche a causa di alcune crisi che videro coinvolta l’Italia, e risultarono poi condizionate dal secondo conflitto mondiale. I ruoli dell’Argentina e del Brasile sono significativi anche perché la loro collocazione interagiva nei rapporti con i loro due alleati principali, rispettivamente Gran Bretagna e Stati Uniti, che rappresentavano le due maggiori potenze dell’epoca oltreché i punti di riferimento della diplomazia italiana, in positivo almeno sino al 1935 e in negativo dal 1940 al 1943. Il volume, grazie a un’originale prospettiva euro-americana, illumina lo scomporsi e il ricomporsi degli schieramenti internazionali, evidenziando protagonisti e vicende dell’America Latina ancora poco frequentati dalla storiografia italiana, e fornendo al tempo stesso un contributo agli studi sulla politica estera italiana del periodo 1919-1943.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.