Il libro presenta una trattazione organica sulla natura della violenza, sulla sua genesi, sulla sua rappresentazione, sui suoi effetti in età evolutiva, presentando i dati di alcune ricerche e offrendo delle indicazioni sugli approcci di prevenzione. Il testo considera innanzitutto il concetto di violenza e quello di aggressività e confronta in modo anche critico le principali “letture” psicologiche in merito. L’ottica in cui si pone è multifattoriale e orientata alla complessità: da un lato si rileva il rapporto con origini biologiche ed etologiche di comportamenti che sono di norma considerati violenti, dall’altro si considerano i meccanismi che incanalano ed influenzano l’espressione dei comportamenti in relazione all’evoluzione culturale, agli aspetti dinamici, a quelli cognitivi, e al gioco delle rappresentazioni che ad essi si collegano. Viene poi considerato in modo specifico il tema della violenza nella comunicazione e nei media. Il libro tratta, inoltre, delle situazioni e dei contesti tipici della violenza nel mondo quotidiano dei bambini e dei giovani, anche con l’ausilio di dati statistici e di riferimenti a varie ricerche: su tali basi analizza anche gli effetti della violenza subita in età evolutiva, in rapporto alle diverse forme e contesti. Si approfondiscono, quindi, sulla scorta di dati di ricerca ed esperienze, i vari ambiti della violenza in età evolutiva nelle situazioni in cui la violenza viene temuta e rappresentata dai bambini, dagli adolescenti e dai giovani: violenza familiare, violenza tra i pari, violenza sessuale, violenza scolastica, violenza psicologica, violenza nella “strada”, violenza nei mondi immaginari, violenza lontana. Infine, si prendono in considerazione alcune direzioni operative per far fronte al problema della violenza in età evolutiva, considerando in modo particolare gli approcci cognitivi. INDICE DEL LIBRO PREMESSA CAP 1 - LA NATURA DELLA VIOLENZA 1.1. Origini della violenza 1.2. L’efficacia strumentale della violenza 1.3. L’ “efficacia pulsionale” della violenza: violenza e aggressività 1.4. Le teorie classiche dell’aggressività 1.5. Le principali teorie sull’aggressività 1.5.1. La teoria etologica: l’aggressività come espressione ed elaborazione di tendenze funzionali alla sopravvivenza 1.5.2. Gli sviluppi della teoria etologica 1.5.3. La teoria di Freud: l’aggressività come trasformazione della libido e l’aggressività come istinto di morte 1.5.4. Gli sviluppi delle teorie psicoanalitiche sull’aggressività 1.5.5. La pulsione di morte e la distruttività invidiosa: Melanie Klein 1.5.6. Alcuni sviluppi dopo Melanie Klein e l’aggressività come negazione del pensiero in Wilfred Bion 1.5.7. La teoria di Fromm: l’aggressività maligna come orientamento esistenziale 1.5.8. Fra psicoanalisi e comportamentismo: la teoria di Dollard e Miller su frustrazione e aggressività 1.5.9. Le teorie comportamentiste: l’aggressività come comportamento appreso 1.5.10. Dal comportamento agli aspetti socio-cognitivi (Berkowitz) 1.5.11. Caprara: i fattori di personalità implicati nell’aggressività 1.5.12. Zimbardo: la teoria contestuale dell’aggressività 1.6. Note riassuntive CAP 2 – LA VIOLENZA GUARDATA 2.1. La violenza come spettacolo e come rappresentazione 2.2. Che cos’è violenza nella rappresentazione dei media 2.3. Gli effetti dell’assistere a spettacoli di violenza 2.4. I meccanismi psicologici che spiegano gli effetti degli spettacoli violenti • Teoria dell'identificazione • Teoria "catartica” • Teoria dell’apprendimento per imitazione • Teoria dell'attivazione • Teoria della modificazione della percezione della realtà • Teoria della desensibilizzazione • Teoria della disinibizione • Teoria cognitiva 2.5. La mediazione cognitiva e sociale della visione 2.6. Le possibilità di ridurre gli effetti negativi della televisione violenta 2.7. Note riassuntive CAP. 3 - LA VIOLENZA NELLA REALTÀ DI VITA E LE SUE CONSEGUENZE 3.1. I giovani come autori di violenza 3.2. Il bullismo 3.3. La violenza subita 3.4. La violenza sessuale 3.5. La violenza sui bambini e sugli adolescenti 3.6. La violenza sui bambini nel “nostro” mondo 3.7. Gli effetti della violenza subita 3.8. Note riassuntive CAP 4 - LA RAPPRESENTAZIONE DELLA VIOLENZA IN ETA’ DIVERSE: a partire da una ricerca in Campania 4.1 Nota introduttiva 4.2 Obiettivi ed ipotesi 4.3 Il metodo 4.3.1. I soggetti 4.3.2. Il luogo 4.3.3. La tecnica 4.4 I risultati 4.4.1. Tipologie di violenza emerse 4.4.2. I personaggi disegnati 4.4.3. Tipologie della persona temuta 4.4.4. Il luogo immaginato 4.5 I sette volti della violenza 4.5.1. La violenza di strada 4.5.2. La violenza bullistica 4.5.3. La violenza sessuale 4.5.4. La violenza familiare 4.5.5. La violenza intrapsichica 4.5.6. La violenza scolastica 4.5.7. La violenza sociale 4.6 Osservazioni evolutive 4.6.1. Le tre fasi dell’adolescenza 4.6.2. I temi portanti 4.6.3. Una prevenzione possibile 4.7 Note riassuntive CAPITOLO 5: ANTAGONISTI DELLA VIOLENZA E PROSPETTIVE DI INTERVENTO 5.1. Premio-punizione-rinforzo • Il valore della punizione • Il valore dei premi • Valore e limiti del rinforzo 5.2. Processi cognitivi e cognitivo-emozionali 5.2.1. Il giudizio morale 5.2.2. Giudizio morale e azione morale 5.2.3. Il ruolo delle emozioni morali • Il sentimento di colpa • La vergogna 5.2.4. Giudizio morale, emozioni morali e “teoria della mente” 5.3. Le prospettive di intervento su base cognitiva • Gli “alfabeti morali” 5.4. La pressione sociale 5.5. Alcune osservazioni in chiave psicodinamica sull’intervento contro la violenza 5.6. Dalla lamentela e dal timore alla resistenza verso la violenza 5.7. Note riassuntive BIBLIOGRAFIA

Tra realtà e immaginazione: la violenza nella vita quotidiana di bambini, adolescenti e giovani

CARBONARA, MARIA VITTORIA;PAGNIN, ADRIANO
2009-01-01

Abstract

Il libro presenta una trattazione organica sulla natura della violenza, sulla sua genesi, sulla sua rappresentazione, sui suoi effetti in età evolutiva, presentando i dati di alcune ricerche e offrendo delle indicazioni sugli approcci di prevenzione. Il testo considera innanzitutto il concetto di violenza e quello di aggressività e confronta in modo anche critico le principali “letture” psicologiche in merito. L’ottica in cui si pone è multifattoriale e orientata alla complessità: da un lato si rileva il rapporto con origini biologiche ed etologiche di comportamenti che sono di norma considerati violenti, dall’altro si considerano i meccanismi che incanalano ed influenzano l’espressione dei comportamenti in relazione all’evoluzione culturale, agli aspetti dinamici, a quelli cognitivi, e al gioco delle rappresentazioni che ad essi si collegano. Viene poi considerato in modo specifico il tema della violenza nella comunicazione e nei media. Il libro tratta, inoltre, delle situazioni e dei contesti tipici della violenza nel mondo quotidiano dei bambini e dei giovani, anche con l’ausilio di dati statistici e di riferimenti a varie ricerche: su tali basi analizza anche gli effetti della violenza subita in età evolutiva, in rapporto alle diverse forme e contesti. Si approfondiscono, quindi, sulla scorta di dati di ricerca ed esperienze, i vari ambiti della violenza in età evolutiva nelle situazioni in cui la violenza viene temuta e rappresentata dai bambini, dagli adolescenti e dai giovani: violenza familiare, violenza tra i pari, violenza sessuale, violenza scolastica, violenza psicologica, violenza nella “strada”, violenza nei mondi immaginari, violenza lontana. Infine, si prendono in considerazione alcune direzioni operative per far fronte al problema della violenza in età evolutiva, considerando in modo particolare gli approcci cognitivi. INDICE DEL LIBRO PREMESSA CAP 1 - LA NATURA DELLA VIOLENZA 1.1. Origini della violenza 1.2. L’efficacia strumentale della violenza 1.3. L’ “efficacia pulsionale” della violenza: violenza e aggressività 1.4. Le teorie classiche dell’aggressività 1.5. Le principali teorie sull’aggressività 1.5.1. La teoria etologica: l’aggressività come espressione ed elaborazione di tendenze funzionali alla sopravvivenza 1.5.2. Gli sviluppi della teoria etologica 1.5.3. La teoria di Freud: l’aggressività come trasformazione della libido e l’aggressività come istinto di morte 1.5.4. Gli sviluppi delle teorie psicoanalitiche sull’aggressività 1.5.5. La pulsione di morte e la distruttività invidiosa: Melanie Klein 1.5.6. Alcuni sviluppi dopo Melanie Klein e l’aggressività come negazione del pensiero in Wilfred Bion 1.5.7. La teoria di Fromm: l’aggressività maligna come orientamento esistenziale 1.5.8. Fra psicoanalisi e comportamentismo: la teoria di Dollard e Miller su frustrazione e aggressività 1.5.9. Le teorie comportamentiste: l’aggressività come comportamento appreso 1.5.10. Dal comportamento agli aspetti socio-cognitivi (Berkowitz) 1.5.11. Caprara: i fattori di personalità implicati nell’aggressività 1.5.12. Zimbardo: la teoria contestuale dell’aggressività 1.6. Note riassuntive CAP 2 – LA VIOLENZA GUARDATA 2.1. La violenza come spettacolo e come rappresentazione 2.2. Che cos’è violenza nella rappresentazione dei media 2.3. Gli effetti dell’assistere a spettacoli di violenza 2.4. I meccanismi psicologici che spiegano gli effetti degli spettacoli violenti • Teoria dell'identificazione • Teoria "catartica” • Teoria dell’apprendimento per imitazione • Teoria dell'attivazione • Teoria della modificazione della percezione della realtà • Teoria della desensibilizzazione • Teoria della disinibizione • Teoria cognitiva 2.5. La mediazione cognitiva e sociale della visione 2.6. Le possibilità di ridurre gli effetti negativi della televisione violenta 2.7. Note riassuntive CAP. 3 - LA VIOLENZA NELLA REALTÀ DI VITA E LE SUE CONSEGUENZE 3.1. I giovani come autori di violenza 3.2. Il bullismo 3.3. La violenza subita 3.4. La violenza sessuale 3.5. La violenza sui bambini e sugli adolescenti 3.6. La violenza sui bambini nel “nostro” mondo 3.7. Gli effetti della violenza subita 3.8. Note riassuntive CAP 4 - LA RAPPRESENTAZIONE DELLA VIOLENZA IN ETA’ DIVERSE: a partire da una ricerca in Campania 4.1 Nota introduttiva 4.2 Obiettivi ed ipotesi 4.3 Il metodo 4.3.1. I soggetti 4.3.2. Il luogo 4.3.3. La tecnica 4.4 I risultati 4.4.1. Tipologie di violenza emerse 4.4.2. I personaggi disegnati 4.4.3. Tipologie della persona temuta 4.4.4. Il luogo immaginato 4.5 I sette volti della violenza 4.5.1. La violenza di strada 4.5.2. La violenza bullistica 4.5.3. La violenza sessuale 4.5.4. La violenza familiare 4.5.5. La violenza intrapsichica 4.5.6. La violenza scolastica 4.5.7. La violenza sociale 4.6 Osservazioni evolutive 4.6.1. Le tre fasi dell’adolescenza 4.6.2. I temi portanti 4.6.3. Una prevenzione possibile 4.7 Note riassuntive CAPITOLO 5: ANTAGONISTI DELLA VIOLENZA E PROSPETTIVE DI INTERVENTO 5.1. Premio-punizione-rinforzo • Il valore della punizione • Il valore dei premi • Valore e limiti del rinforzo 5.2. Processi cognitivi e cognitivo-emozionali 5.2.1. Il giudizio morale 5.2.2. Giudizio morale e azione morale 5.2.3. Il ruolo delle emozioni morali • Il sentimento di colpa • La vergogna 5.2.4. Giudizio morale, emozioni morali e “teoria della mente” 5.3. Le prospettive di intervento su base cognitiva • Gli “alfabeti morali” 5.4. La pressione sociale 5.5. Alcune osservazioni in chiave psicodinamica sull’intervento contro la violenza 5.6. Dalla lamentela e dal timore alla resistenza verso la violenza 5.7. Note riassuntive BIBLIOGRAFIA
2009
9788840012872
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/140211
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