Il libro tratta il tema di una norma autoreferenziale la quale pretenda di disciplinare la risoluzione di antinomie sussistenti tra se stessa e altre norme dell'ordinamento. Caso paradigmatico di tale norma autoreferenziale è l'art. 1 della legge n. 212 del 2000, "Disposizioni in materia di Statuto dei diritti del contribuente", il quale afferma la propria prevalenza su altre norme del medesimo grado gerarchico-formale. Il libro presenta tre contributi originali. Primo contributo: a partire dagli approcci classici alla coerenza normativa di Kelsen, Bobbio, von Wright, il libro elabora una nuova teoria delle antinomie (e della validità delle norme antinomiche) nell'ordinamento, secondo la quale la validità di due norme in antinomia è condizionata unicamente dalle metaregole costitutive dell'ordinamento a cui esse appartengono: la compatibilità con altre norme non è necessariamente una condizione di validità di una norma. Secondo contributo: si argomenta che una norma giuridica autoreferenziale può essere dotata di significato. Terzo contributo: si argomenta che una norma giuridica, benché possa sensatamente fare riferimento a se stessa, non può disciplinare la risoluzione di antinomie sussistenti tra se stessa ed altre norme dell'ordinamento.
Autoriferimento e antinomia nell'ordinamento giuridico
COLLOCA, STEFANO
2006-01-01
Abstract
Il libro tratta il tema di una norma autoreferenziale la quale pretenda di disciplinare la risoluzione di antinomie sussistenti tra se stessa e altre norme dell'ordinamento. Caso paradigmatico di tale norma autoreferenziale è l'art. 1 della legge n. 212 del 2000, "Disposizioni in materia di Statuto dei diritti del contribuente", il quale afferma la propria prevalenza su altre norme del medesimo grado gerarchico-formale. Il libro presenta tre contributi originali. Primo contributo: a partire dagli approcci classici alla coerenza normativa di Kelsen, Bobbio, von Wright, il libro elabora una nuova teoria delle antinomie (e della validità delle norme antinomiche) nell'ordinamento, secondo la quale la validità di due norme in antinomia è condizionata unicamente dalle metaregole costitutive dell'ordinamento a cui esse appartengono: la compatibilità con altre norme non è necessariamente una condizione di validità di una norma. Secondo contributo: si argomenta che una norma giuridica autoreferenziale può essere dotata di significato. Terzo contributo: si argomenta che una norma giuridica, benché possa sensatamente fare riferimento a se stessa, non può disciplinare la risoluzione di antinomie sussistenti tra se stessa ed altre norme dell'ordinamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.