Il problema della semplificazione delle forme processuali, necessaria al fine di assicurare un effettivo accesso alla giustizia alle rivendicazioni di lieve entità, è affrontato alla luce delle attuali prospettive che emergono sul piano del diritto comparato e comunitario. Nell’ottica di una rivalutazione del principio di proporzionalità, quale chiave di volta di un’efficiente amministrazione della giustizia civile, anche i cc.dd. small claims possono e debbono trovare una soddisfacente risposta in termini di tutela giurisdizionale: occorre infatti resistere alla tentazione di ritenere che essi, per loro natura, siano “gestibili” esclusivamente nell’ambito di metodi di ADR, come la mediazione o la conciliazione. In questa direzione si colloca il recente Reg. CE n. 861 del 2007, che ha istituito il procedimento europeo per le controversie di modesta entità, applicabile alle liti transfrontaliere di valore non superiore a 2.000 euro. L’esame delle principali caratteristiche di questo rito uniforme conduce ad una valutazione per molti aspetti positiva del nuovo strumento, al contempo rivelando l’urgente necessità che analoghi interventi di semplificazione procedurale siano introdotti dal nostro legislatore per quanto riguarda il trattamento delle controversie interne ricadenti nell’ambito della giustizia minore.
L'insostenibile complessità del processo: quale giustizia per gli small claims?
ROTA, FABIO
2009-01-01
Abstract
Il problema della semplificazione delle forme processuali, necessaria al fine di assicurare un effettivo accesso alla giustizia alle rivendicazioni di lieve entità, è affrontato alla luce delle attuali prospettive che emergono sul piano del diritto comparato e comunitario. Nell’ottica di una rivalutazione del principio di proporzionalità, quale chiave di volta di un’efficiente amministrazione della giustizia civile, anche i cc.dd. small claims possono e debbono trovare una soddisfacente risposta in termini di tutela giurisdizionale: occorre infatti resistere alla tentazione di ritenere che essi, per loro natura, siano “gestibili” esclusivamente nell’ambito di metodi di ADR, come la mediazione o la conciliazione. In questa direzione si colloca il recente Reg. CE n. 861 del 2007, che ha istituito il procedimento europeo per le controversie di modesta entità, applicabile alle liti transfrontaliere di valore non superiore a 2.000 euro. L’esame delle principali caratteristiche di questo rito uniforme conduce ad una valutazione per molti aspetti positiva del nuovo strumento, al contempo rivelando l’urgente necessità che analoghi interventi di semplificazione procedurale siano introdotti dal nostro legislatore per quanto riguarda il trattamento delle controversie interne ricadenti nell’ambito della giustizia minore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.