"L'eredità democratico-risorgimentale da Bignami a Rosselli" è il sottotitolo di questa raccolta di saggi, che attraverso una rivisitazione originale e penetrante vuole offrire un contributo alla conoscenza, ma soprattutto alla riscoperta di quel filone politico-ideologico efficacemente definito come "l'altro socialismo". Spesso anche in aperta "concordia discors" con un tipo di storiografia che insiste a privilegiare la componente marxista imperante nel movimento socialista, Giovanna Angelini individua gli aspetti caratterizzanti di una serie di momenti e di figure fondamentali nel dibattito tra '800 e '900, così da far emergere un simbolico filo rosso che lega l'antica associazione napoletana "Libertà e Giustizia" al gruppo di "Giustizia e Libertà", che trova il maggiore protagonista in Carlo Rosselli. E proprio sul pensiero di Rosselli si incentra la parte più importante, certo più innovatrice della ricerca, volta a recuperare le "radici autoctone" del socialismo liberale, nel solco della pubblicistica operaista, di cui Gnocchi-Viani è stato esponente di spicco. In questa prospettiva ricca di stimoli innovatori non mancano pagine che mostrano quanto fertili siano state anche le convergenze tra "l'altro socialismo" e la questione femminile, dove la presenza di una donna d'eccezione come Ersilia Majno basta a rilevare la forza di un impegno emancipazionista, carico di operante attualità.
L'altro socialismo. L'eredità democratico-risorgimentale da Bignami a Rosselli
ANGELINI, GIOVANNA
1999-01-01
Abstract
"L'eredità democratico-risorgimentale da Bignami a Rosselli" è il sottotitolo di questa raccolta di saggi, che attraverso una rivisitazione originale e penetrante vuole offrire un contributo alla conoscenza, ma soprattutto alla riscoperta di quel filone politico-ideologico efficacemente definito come "l'altro socialismo". Spesso anche in aperta "concordia discors" con un tipo di storiografia che insiste a privilegiare la componente marxista imperante nel movimento socialista, Giovanna Angelini individua gli aspetti caratterizzanti di una serie di momenti e di figure fondamentali nel dibattito tra '800 e '900, così da far emergere un simbolico filo rosso che lega l'antica associazione napoletana "Libertà e Giustizia" al gruppo di "Giustizia e Libertà", che trova il maggiore protagonista in Carlo Rosselli. E proprio sul pensiero di Rosselli si incentra la parte più importante, certo più innovatrice della ricerca, volta a recuperare le "radici autoctone" del socialismo liberale, nel solco della pubblicistica operaista, di cui Gnocchi-Viani è stato esponente di spicco. In questa prospettiva ricca di stimoli innovatori non mancano pagine che mostrano quanto fertili siano state anche le convergenze tra "l'altro socialismo" e la questione femminile, dove la presenza di una donna d'eccezione come Ersilia Majno basta a rilevare la forza di un impegno emancipazionista, carico di operante attualità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.