L'articolo ha il compito di presentare un saggio inedito che il filosofo Mario Trinchero (1934-2008), studioso di Frege e Wittgenstein, ha dedicato alla concezione dell’architettura dell’amico architetto Leonardo Mosso. Vi si spiega in che senso il saggio di Trinchero sia un saggio wittgensteiniano. Come Wittgenstein non parla del linguaggio, non lo interpreta, né ne propone teorie, ma ne mostra le condizioni di funzionamento, così il filosofo Trinchero non descrive né interpreta da una posizione critica esteriore il gesto architettonico di Leonardo Mosso, ma mostra le articolazioni e giunture linguistiche che sono condizioni dell’operare dell’architetto. Il filosofo si affianca al lavoro modellizzante dell’architetto per mostrarne la “grammatica profonda”.
Mario Trinchero e l'architettura come ideografia sperimentale
Borutti S.
2021-01-01
Abstract
L'articolo ha il compito di presentare un saggio inedito che il filosofo Mario Trinchero (1934-2008), studioso di Frege e Wittgenstein, ha dedicato alla concezione dell’architettura dell’amico architetto Leonardo Mosso. Vi si spiega in che senso il saggio di Trinchero sia un saggio wittgensteiniano. Come Wittgenstein non parla del linguaggio, non lo interpreta, né ne propone teorie, ma ne mostra le condizioni di funzionamento, così il filosofo Trinchero non descrive né interpreta da una posizione critica esteriore il gesto architettonico di Leonardo Mosso, ma mostra le articolazioni e giunture linguistiche che sono condizioni dell’operare dell’architetto. Il filosofo si affianca al lavoro modellizzante dell’architetto per mostrarne la “grammatica profonda”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.