Benedetto Cairoli: eroe, galantuomo, "pallone gonfiato". Costruzione e decostruzione di una celebrità politica attraverso la stampa illustrata (1877-1889)

Benedetto Cairoli (1825-1889) non fu solo un leader politico di primo piano dell’Italia liberale. Agli occhi dei suoi contemporanei, fu anzitutto una celebrità, l’ultimo superstite di una famiglia di eroi del Risorgimento e un galantuomo modello di virtù civica: al punto da essere descritto da Garibaldi – come pure dai suoi avversari – come un novello Baiardo, “cavaliere senza macchia e senza paura” della democrazia italiana. Il saggio ripercorre gli anni in cui Cairoli fu capo dell’opposizione (1877; 1883-1887) e presidente del Consiglio (1878; 1879-1881), mettendo in luce il ruolo dei media visivi (la stampa illustrata soprattutto, con particolare riguardo per quella satirica) nella costruzione del suo mito personale, ma anche nella distruzione della sua reputazione, in seguito a scelte politiche controverse. L’autore intende così evidenziare le potenzialità e i limiti dei progetti politici fondati esclusivamente sulla popolarità del leader e sui valori dell’onestà personale e del patriottismo.