Il "Manuale secundum ritum sancte Romane ecclesie cum cantu" venne edito a Torino nel 1513 dai fratelli Pietro Paolo e Galeazzo Porro, ed è sostanzialmente una sorta di Antifonario diurno contenente anche un breve trattato sui modi ecclesiastici e i toni salmodici, opera del musicista torinese Antonio Martini, e un’intonazione anonima a quattro voci della prosa "Inviolata, integra et casta". Il contributo si occupa nel dettaglio di quest’ultima, che viene analizzata nei suoi aspetti notazionali, composivi e strutturali, e inquadrata nel contesto della polifonia liturgica del tardo Quattrocento-primo Cinquecento. Alla fine vi è anche l’edizione della composizione.
Inviolata, integra et casta es, Maria: un esempio di polifonia liturgica a stampa all’inizio del Cinquecento (Torino 1513)
tibaldi
2021-01-01
Abstract
Il "Manuale secundum ritum sancte Romane ecclesie cum cantu" venne edito a Torino nel 1513 dai fratelli Pietro Paolo e Galeazzo Porro, ed è sostanzialmente una sorta di Antifonario diurno contenente anche un breve trattato sui modi ecclesiastici e i toni salmodici, opera del musicista torinese Antonio Martini, e un’intonazione anonima a quattro voci della prosa "Inviolata, integra et casta". Il contributo si occupa nel dettaglio di quest’ultima, che viene analizzata nei suoi aspetti notazionali, composivi e strutturali, e inquadrata nel contesto della polifonia liturgica del tardo Quattrocento-primo Cinquecento. Alla fine vi è anche l’edizione della composizione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.