Attraverso una vasta mole di documentazione archivistica, in larga parte inedita, il capitolo scritto dall’autrice ricostruisce i fatti che portarono alla fucilazione a piazzale Loreto il 10 agosto 1944 di quindici antifascisti, i cui corpi furono poi lasciati accatastati in un angolo della piazza come monito per la popolazione. Rispetto a ricostruzioni spesso oscurate da interpretazioni non fondate o da pregiudizi ideologici di diverso orientamento, il testo confuta alcune tesi diffuse, in primis quelle sugli autori dell’attentato di viale Abruzzi che causò la rappresaglia tedesca, e sui decisori della strage, dando nome e spessore biografico a uno dei maggiori responsabili della strage: il tenente colonnello Hans-Klaus von Goldbeck. A questi risultati si è giunti, da un lato, attraverso la ricostruzione del ruolo avuto negli avvenimenti sia della complicata catena di comando delle forze di occupazione tedesche, la cosiddetta «poliarchia anarchica» che intreccia Wehrmacht, SS, rappresentanti diplomatici sia delle amministrazioni civili centrali e periferiche della RSI sia delle autorità politiche e delle polizie fasciste. D’altro lato, si sono analizzati i lavori delle autorità inquirenti e giudicanti, militari e civili, nazionali e internazionali e recuperate le informazioni dei servizi segreti. L’accurata individuazione della documentazione prodotta dai numerosi attori coinvolti nella vicenda, conservata in archivi italiani, tedeschi, inglesi e statunitensi ha così consentito di modificare la tradizionale ricostruzione della realtà fattuale, nonché dei paradigmi interpretativi ad essa legati.

Il nostro silenzio avrà una voce. Piazzale Loreto: fatti e memoria

Elisabetta Colombo;Anna Modena;
2021-01-01

Abstract

Attraverso una vasta mole di documentazione archivistica, in larga parte inedita, il capitolo scritto dall’autrice ricostruisce i fatti che portarono alla fucilazione a piazzale Loreto il 10 agosto 1944 di quindici antifascisti, i cui corpi furono poi lasciati accatastati in un angolo della piazza come monito per la popolazione. Rispetto a ricostruzioni spesso oscurate da interpretazioni non fondate o da pregiudizi ideologici di diverso orientamento, il testo confuta alcune tesi diffuse, in primis quelle sugli autori dell’attentato di viale Abruzzi che causò la rappresaglia tedesca, e sui decisori della strage, dando nome e spessore biografico a uno dei maggiori responsabili della strage: il tenente colonnello Hans-Klaus von Goldbeck. A questi risultati si è giunti, da un lato, attraverso la ricostruzione del ruolo avuto negli avvenimenti sia della complicata catena di comando delle forze di occupazione tedesche, la cosiddetta «poliarchia anarchica» che intreccia Wehrmacht, SS, rappresentanti diplomatici sia delle amministrazioni civili centrali e periferiche della RSI sia delle autorità politiche e delle polizie fasciste. D’altro lato, si sono analizzati i lavori delle autorità inquirenti e giudicanti, militari e civili, nazionali e internazionali e recuperate le informazioni dei servizi segreti. L’accurata individuazione della documentazione prodotta dai numerosi attori coinvolti nella vicenda, conservata in archivi italiani, tedeschi, inglesi e statunitensi ha così consentito di modificare la tradizionale ricostruzione della realtà fattuale, nonché dei paradigmi interpretativi ad essa legati.
2021
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9788815284020
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