Il saggio affronta il tema dell'integrazione degli interessi generali espressi dal suffragio a base individuale con la rappresentanza “corporativa”. Tale tema si affaccia nel 1919 nel dibattito sull’introduzione del sistema proporzionale per l’elezione della Camera dei deputati e si intreccia con i tentativi di modificare la composizione e le funzioni del Consiglio superiore del lavoro e del Senato. L'autrice ricostruisce come le convergenze riformatrici per l’integrazione della rappresentanza politica con quella dei gruppi organizzati non portino a contemperare interessi generali e professionali nella Camera elettiva, né – nonostante i ripetuti e ravvicinati sforzi di rinnovamento – a trasformare il Consiglio superiore del lavoro in un “parlamento del lavoro”, mentre l’ennesima, fallita riforma del Senato consente la permanenza di un esercizio della sovranità attraverso l’elezione della sola camera bassa, da parte di singoli individui, espressione di un fittizio ordinamento sociale atomistico. Prevale dunque - conclude l'autrice - la concezione personalistica della rappresentanza, tipica del sistema notabilare.

Dal maggioritario al proporzionale: forme di rappresentanza tra concezione individualistica e tendenze corporative

Elisabetta Colombo
2021-01-01

Abstract

Il saggio affronta il tema dell'integrazione degli interessi generali espressi dal suffragio a base individuale con la rappresentanza “corporativa”. Tale tema si affaccia nel 1919 nel dibattito sull’introduzione del sistema proporzionale per l’elezione della Camera dei deputati e si intreccia con i tentativi di modificare la composizione e le funzioni del Consiglio superiore del lavoro e del Senato. L'autrice ricostruisce come le convergenze riformatrici per l’integrazione della rappresentanza politica con quella dei gruppi organizzati non portino a contemperare interessi generali e professionali nella Camera elettiva, né – nonostante i ripetuti e ravvicinati sforzi di rinnovamento – a trasformare il Consiglio superiore del lavoro in un “parlamento del lavoro”, mentre l’ennesima, fallita riforma del Senato consente la permanenza di un esercizio della sovranità attraverso l’elezione della sola camera bassa, da parte di singoli individui, espressione di un fittizio ordinamento sociale atomistico. Prevale dunque - conclude l'autrice - la concezione personalistica della rappresentanza, tipica del sistema notabilare.
2021
9788800862097
9788800862103
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