L'articolo, scritto insieme Federico Barello, numismatico e Dirigente della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona, analizza il modo di studiare e utilizzare i ritratti monetali delle Augustae da parte dell'antiquario mantovano Jacopo Stada . I suoi numerosi disegni con ritratti imperiali, conservati a Vienna e a Dresda e ancora in gran parte inediti, sono una fonte importantissima per lo studio della ritrattistica imperiale romana di metà Cinquecento. Questo studio propone, per la prima volta, di identificare in molti dei disegni di Jacopo Strada raffiguranti dei busti antichi dei precisi modelli numismatici romani. L’articolo dimostra, infatti, che (oltre a veri e propri ritratti in marmo) Jacopo Strada costruisce virtualmente i suoi busti di imperatori e imperatrici romani (e di altri membri della casa imperiale) partendo dai ritratti monetali noti nel Cinquecento, ma disegnandoli come se fossero a tutto tondo. I disegni, infatti, partono dal profilo monetale ma lo ‘ruotano’ di tre quarti, creando l’illusione della tridimensionalità: una metodologia utilizzata solo da Jacopo Strada e che non trova nessun confronto negli studi di numismatica e antiquaria del tempo. I disegni di Jacopo Strada permettono, poi, di far meglio conoscere e diffondere l’iconografia antica di personaggi della casa imperiale poco o per nulla documentati nella ritrattistica a tutto tondo: come nel caso di alcune figure femminili (ad esempio Poppea Sabina e Mariniana). Nel primo paragrafo si analizzano i casi più interessanti e si individuano i tipi monetali di riferimento (spesso nella collezione dello stesso Strada o di collezionisti a lui vicini). Nel secondo paragrafo si ricostruisce la fortuna, negli studi antiquari cinquecenteschi, di quegli stessi tipi monetali.
Non di profilo. Jacopo Strada e i ritratti monetali delle donne dei Cesari
Anna Maria Riccomini
2021-01-01
Abstract
L'articolo, scritto insieme Federico Barello, numismatico e Dirigente della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona, analizza il modo di studiare e utilizzare i ritratti monetali delle Augustae da parte dell'antiquario mantovano Jacopo Stada . I suoi numerosi disegni con ritratti imperiali, conservati a Vienna e a Dresda e ancora in gran parte inediti, sono una fonte importantissima per lo studio della ritrattistica imperiale romana di metà Cinquecento. Questo studio propone, per la prima volta, di identificare in molti dei disegni di Jacopo Strada raffiguranti dei busti antichi dei precisi modelli numismatici romani. L’articolo dimostra, infatti, che (oltre a veri e propri ritratti in marmo) Jacopo Strada costruisce virtualmente i suoi busti di imperatori e imperatrici romani (e di altri membri della casa imperiale) partendo dai ritratti monetali noti nel Cinquecento, ma disegnandoli come se fossero a tutto tondo. I disegni, infatti, partono dal profilo monetale ma lo ‘ruotano’ di tre quarti, creando l’illusione della tridimensionalità: una metodologia utilizzata solo da Jacopo Strada e che non trova nessun confronto negli studi di numismatica e antiquaria del tempo. I disegni di Jacopo Strada permettono, poi, di far meglio conoscere e diffondere l’iconografia antica di personaggi della casa imperiale poco o per nulla documentati nella ritrattistica a tutto tondo: come nel caso di alcune figure femminili (ad esempio Poppea Sabina e Mariniana). Nel primo paragrafo si analizzano i casi più interessanti e si individuano i tipi monetali di riferimento (spesso nella collezione dello stesso Strada o di collezionisti a lui vicini). Nel secondo paragrafo si ricostruisce la fortuna, negli studi antiquari cinquecenteschi, di quegli stessi tipi monetali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.