Una rilettura in chiave intertestuale e di comunicazione politica del Panegirico a Traiano e delle epistole a esso riferite (3.13 e 18) mette in luce la volontà di Plinio il Giovane di distinguersi dal De clementia senecano: Plinio contrappone infatti al modello di principato paternalistico prospettato da Seneca a Nerone una visione senatoria del potere imperiale. Nel Panegirico il princeps viene rappresentato come un nuovo Augusto e qualificato come optimus, un appellativo gradito all’aristocrazia senatoria per le sue risonanze repubblicane, mentre il problema della successione appare percepito da Plinio in termini innanzi tutto educativi e portato quindi su un piano diverso (e più pragmatico) rispetto alla consueta contrapposizione tra principato dinastico e principato per adozione.
Il Panegirico di Plinio il Giovane: un percorso di lettura tra intertestualità e immagine del princeps.
Canobbio Alberto
2021-01-01
Abstract
Una rilettura in chiave intertestuale e di comunicazione politica del Panegirico a Traiano e delle epistole a esso riferite (3.13 e 18) mette in luce la volontà di Plinio il Giovane di distinguersi dal De clementia senecano: Plinio contrappone infatti al modello di principato paternalistico prospettato da Seneca a Nerone una visione senatoria del potere imperiale. Nel Panegirico il princeps viene rappresentato come un nuovo Augusto e qualificato come optimus, un appellativo gradito all’aristocrazia senatoria per le sue risonanze repubblicane, mentre il problema della successione appare percepito da Plinio in termini innanzi tutto educativi e portato quindi su un piano diverso (e più pragmatico) rispetto alla consueta contrapposizione tra principato dinastico e principato per adozione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.