La fortuna popolare di Dante comincia già nel Trecento (Pertile 2021) e arriva, più di recente, fino a quell’universo culturale che chiamiamo genericamente «pop». Al punto che Dante è ormai diventato quello che si è soliti chiamare un’icona, nel senso di un simbolo legato a un immaginario condiviso. C’è il Dante simbolo dell’identità culturale italiana, la cui effigie passa dalle lire agli euro. C’è l’immagine di Dante usata già da tempo come marchio commerciale e in chiave pubblicitaria. C’è il Dante personaggio che ritorna nelle trame di libri, film, fumetti, giochi di successo. Nella nostra breve ricostruzione, il progressivo fissarsi di questa immagine è scandito dalle celebrazioni degli ultimi quattro centenari danteschi.
Dante pop
Giuseppe Antonelli;
2021-01-01
Abstract
La fortuna popolare di Dante comincia già nel Trecento (Pertile 2021) e arriva, più di recente, fino a quell’universo culturale che chiamiamo genericamente «pop». Al punto che Dante è ormai diventato quello che si è soliti chiamare un’icona, nel senso di un simbolo legato a un immaginario condiviso. C’è il Dante simbolo dell’identità culturale italiana, la cui effigie passa dalle lire agli euro. C’è l’immagine di Dante usata già da tempo come marchio commerciale e in chiave pubblicitaria. C’è il Dante personaggio che ritorna nelle trame di libri, film, fumetti, giochi di successo. Nella nostra breve ricostruzione, il progressivo fissarsi di questa immagine è scandito dalle celebrazioni degli ultimi quattro centenari danteschi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.