Reimpiego, rilavorazione, citazione, imitazione, allusione: la presenza dell’antico si manifesta, al Santo, sotto tutte queste forme, che alle volte si combinano insieme. In un gioco di rimandi e confronti tra antico e moderno che ha inizio con il monumento di Rolando da Piazzola, sul sagrato della Basilica, per poi continuare con i monumenti dei Bebi e dei da Lozzo, nel Chiostro del Capitolo, con l’acquasantiera di S. Giustina, dove la statua della Santa è probabilmente ricavata da un’antica figura di musa, con il monumento di Alessandro Contarini, dove il gusto per l’antico si spinge fino alla copia di due celebri ritratti romani, fino a raggiungere il suo culmine nell’Arca del Santo, che con i suoi grandi pannelli a rilievo, carichi di citazioni dall’antico, si impone come una sorta di moderno arco di trionfo, a gloria della fede cristiana.
Antichità al Santo
Anna Maria Riccomini
2021-01-01
Abstract
Reimpiego, rilavorazione, citazione, imitazione, allusione: la presenza dell’antico si manifesta, al Santo, sotto tutte queste forme, che alle volte si combinano insieme. In un gioco di rimandi e confronti tra antico e moderno che ha inizio con il monumento di Rolando da Piazzola, sul sagrato della Basilica, per poi continuare con i monumenti dei Bebi e dei da Lozzo, nel Chiostro del Capitolo, con l’acquasantiera di S. Giustina, dove la statua della Santa è probabilmente ricavata da un’antica figura di musa, con il monumento di Alessandro Contarini, dove il gusto per l’antico si spinge fino alla copia di due celebri ritratti romani, fino a raggiungere il suo culmine nell’Arca del Santo, che con i suoi grandi pannelli a rilievo, carichi di citazioni dall’antico, si impone come una sorta di moderno arco di trionfo, a gloria della fede cristiana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.