Il saggio ripercorre le tappe di un capitolo particolare della fortuna dantesca nel XIX secolo: quella legata alle scienze penali. Numerosi criminalisti e penalisti, infatti, hanno voluto vedere in Dante il precursore del diritto moderno. Questi autori hanno cercato di dimostrare che nella Commedia si possono rinvenire i fondamenti della moderna legislazione penale, soprattutto nella esatta illustrazione di reati e pene. Analogamente, a fine secolo Dante e il suo poema sono stati interpretati alla luce delle nuove scienze positiviste da antropologi criminali di stampo lombrosiano, che hanno visto nel poeta un geniale descrittore dei vari tipi di degenerati e anormali, rappresentati nell’Inferno.

Dante criminalista e antropologo criminale

Mirko Volpi
2021-01-01

Abstract

Il saggio ripercorre le tappe di un capitolo particolare della fortuna dantesca nel XIX secolo: quella legata alle scienze penali. Numerosi criminalisti e penalisti, infatti, hanno voluto vedere in Dante il precursore del diritto moderno. Questi autori hanno cercato di dimostrare che nella Commedia si possono rinvenire i fondamenti della moderna legislazione penale, soprattutto nella esatta illustrazione di reati e pene. Analogamente, a fine secolo Dante e il suo poema sono stati interpretati alla luce delle nuove scienze positiviste da antropologi criminali di stampo lombrosiano, che hanno visto nel poeta un geniale descrittore dei vari tipi di degenerati e anormali, rappresentati nell’Inferno.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1451803
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