Negli ultimi decenni molti studi di architettura che operano in contesti di crisi umanitaria secondo l'approccio delle Tecnologie Appropriate stanno provando a sviluppare soluzioni alternative al progetto d'emergenza: partendo da una profonda riflessione sulla tecnologia e sui materiali, ricercano soluzioni efficienti e sostenibili ma anche un'estetica e un linguaggio capaci di trarre linfa vitale dalla specificità dei luoghi. Attraverso l’analisi dell’approccio progettuale di Arcò - Architettura & Cooperazione, studio di Milano attivo da più di dieci anni in contesti di guerra e povertà, si intende riflettere sulle tematiche specifiche dell’architettura d’emergenza: la sostenibilità, la ricerca formale, il linguaggio e la comunicazione sono i campi entro cui si ricerca un’adeguatezza delle risposte tecnologiche e progettuali. Nei progetti sviluppati da Arcò, il processo progettuale e costruttivo assume un ruolo fondamentale diventando un momento in cui ricercare e sperimentare ‘altre’ efficienze, oltre a quelle computabili e prestazionali. La scelta di operare secondo l’approccio delle Tecnologie Appropriate, di organizzare il cantiere in autocostruzione e di porre particolare attenzione agli aspetti correlati all’eco-efficienza del progetto sono le note sempre presenti dietro al linguaggio di Arcò# che, attraverso un processo necessario di semplificazione, cerca un’estetica sensibile al luogo.
Le tecnologie appropriate nell’architettura d’emergenza
l. trabattoni;c. berizzi;s. Luisi;A. Battistella
2021-01-01
Abstract
Negli ultimi decenni molti studi di architettura che operano in contesti di crisi umanitaria secondo l'approccio delle Tecnologie Appropriate stanno provando a sviluppare soluzioni alternative al progetto d'emergenza: partendo da una profonda riflessione sulla tecnologia e sui materiali, ricercano soluzioni efficienti e sostenibili ma anche un'estetica e un linguaggio capaci di trarre linfa vitale dalla specificità dei luoghi. Attraverso l’analisi dell’approccio progettuale di Arcò - Architettura & Cooperazione, studio di Milano attivo da più di dieci anni in contesti di guerra e povertà, si intende riflettere sulle tematiche specifiche dell’architettura d’emergenza: la sostenibilità, la ricerca formale, il linguaggio e la comunicazione sono i campi entro cui si ricerca un’adeguatezza delle risposte tecnologiche e progettuali. Nei progetti sviluppati da Arcò, il processo progettuale e costruttivo assume un ruolo fondamentale diventando un momento in cui ricercare e sperimentare ‘altre’ efficienze, oltre a quelle computabili e prestazionali. La scelta di operare secondo l’approccio delle Tecnologie Appropriate, di organizzare il cantiere in autocostruzione e di porre particolare attenzione agli aspetti correlati all’eco-efficienza del progetto sono le note sempre presenti dietro al linguaggio di Arcò# che, attraverso un processo necessario di semplificazione, cerca un’estetica sensibile al luogo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.