Tra le principali problematiche ambientali e sociali associate allo sviluppo urbano si trovano un consumo energetico sproporzionatamente elevato, un alto livello di emissioni di gas serra, una vasta impronta ecologica, un elevato consumo di risorse e grandi costi infrastrutturali aggravati dall’espansione urbana, dalla crescita degli slum nei paesi in via di sviluppo e dalla mancanza di omogenee opportunità di sostentamento per tutte le fasce della popolazione globale. Oggi i combustibili fossili forniscono oltre l’80% dell'energia primaria a livello globale, ma come sappiamo, essi sono risorse limitate che si esauriranno nel prossimo futuro. Con l’espansione demografica e la crescita economica, è aumentata anche la domanda di elettricità. Nel 2020, però, per la prima volta, le energie da fonti rinnovabili (solare, fotovoltaico, idraulico, geotermico, bioenergia) hanno superato i combustibili fossili come principale fonte di energia dell’Unione Europea. L’Italia si colloca tra i migliori Paesi per la performance in termini di sfruttamento delle energie rinnovabili. A partire già dal 2014 ha raggiunto gli obiettivi europei per il 2020: nel settore elettrico, il 37% dei consumi italiani nel 2020 è stato soddisfatto da fonti rinnovabili. L’attuale Clean Energy Package, CEP, (l’insieme delle norme sull’energia pulita dell’UE) si inserisce nel recente sforzo internazionale sul clima e sullo sviluppo di stili di vita più sostenibili e mira a porre i consumatori locali al centro della transizione energetica. L'articolo descrive lo sviluppo delle Comunità Energetiche (in particolar modo quelle da fonti rinnovabili) in Italia, sottolineando i risvolti giuridici e pianificatori-organizzativi.

Il PNRR, le politiche per l’energia e l’apertura alle Comunità Energetiche

Roberto De Lotto
Conceptualization
;
Elisabetta Venco
Methodology
2022-01-01

Abstract

Tra le principali problematiche ambientali e sociali associate allo sviluppo urbano si trovano un consumo energetico sproporzionatamente elevato, un alto livello di emissioni di gas serra, una vasta impronta ecologica, un elevato consumo di risorse e grandi costi infrastrutturali aggravati dall’espansione urbana, dalla crescita degli slum nei paesi in via di sviluppo e dalla mancanza di omogenee opportunità di sostentamento per tutte le fasce della popolazione globale. Oggi i combustibili fossili forniscono oltre l’80% dell'energia primaria a livello globale, ma come sappiamo, essi sono risorse limitate che si esauriranno nel prossimo futuro. Con l’espansione demografica e la crescita economica, è aumentata anche la domanda di elettricità. Nel 2020, però, per la prima volta, le energie da fonti rinnovabili (solare, fotovoltaico, idraulico, geotermico, bioenergia) hanno superato i combustibili fossili come principale fonte di energia dell’Unione Europea. L’Italia si colloca tra i migliori Paesi per la performance in termini di sfruttamento delle energie rinnovabili. A partire già dal 2014 ha raggiunto gli obiettivi europei per il 2020: nel settore elettrico, il 37% dei consumi italiani nel 2020 è stato soddisfatto da fonti rinnovabili. L’attuale Clean Energy Package, CEP, (l’insieme delle norme sull’energia pulita dell’UE) si inserisce nel recente sforzo internazionale sul clima e sullo sviluppo di stili di vita più sostenibili e mira a porre i consumatori locali al centro della transizione energetica. L'articolo descrive lo sviluppo delle Comunità Energetiche (in particolar modo quelle da fonti rinnovabili) in Italia, sottolineando i risvolti giuridici e pianificatori-organizzativi.
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