Il presente contributo intende illustrare, seppur in modo estremamente sintetico, la storia e l’evoluzione dei collegi universitari pavesi negli oltre 650 anni di storia dell’Università di Pavia. Si tratta di un patrimonio (edilizio, urbanistico e socio-culturale) unico nel panorama italiano ed europeo, che consente ad oltre 2.500 studenti provenienti da fuori città (spesso anche da altre regioni e altri paesi) di risiedere in strutture storiche e recenti, a volte progettate e realizzate per essere collegi, altre volte adattate a questa destinazione d’uso, nel rispetto di una normativa che classifica “collegi” gli edifici in cui non solo gli studenti possono trovare spazi per vivere ma anche attività culturali e formative complementari a quelle offerte dall’Università. Si tratta di edifici dove gli spazi collettivi sono tanto importanti quanto quelli privati (camere singole o doppie), in cui ragazzi con provenienze sociali e culturali anche molto diverse tra loro vivono insieme durante gli anni degli studi universitari, condividendo esperienze formative, gioie e delusioni e si preparano a diventare la futura classe dirigente del paese. Il contributo, incentrato prevalentemente sui collegi pubblici gestiti da EDiSU (Ente per il Diritto allo Studio Universitario) per conto dell’Università, illustrerà come Università e Collegi siano cresciuti nel corso dei secoli, ramificandosi dal centro della città verso l’area nord-ovest, impattando in modo anche significativo sulla crescita e lo sviluppo della città, al punto che Pavia può essere definita “città campus”.
Pavia e i suo collegi: un unicum nel contesto universitario europeo
Greco A.
2018-01-01
Abstract
Il presente contributo intende illustrare, seppur in modo estremamente sintetico, la storia e l’evoluzione dei collegi universitari pavesi negli oltre 650 anni di storia dell’Università di Pavia. Si tratta di un patrimonio (edilizio, urbanistico e socio-culturale) unico nel panorama italiano ed europeo, che consente ad oltre 2.500 studenti provenienti da fuori città (spesso anche da altre regioni e altri paesi) di risiedere in strutture storiche e recenti, a volte progettate e realizzate per essere collegi, altre volte adattate a questa destinazione d’uso, nel rispetto di una normativa che classifica “collegi” gli edifici in cui non solo gli studenti possono trovare spazi per vivere ma anche attività culturali e formative complementari a quelle offerte dall’Università. Si tratta di edifici dove gli spazi collettivi sono tanto importanti quanto quelli privati (camere singole o doppie), in cui ragazzi con provenienze sociali e culturali anche molto diverse tra loro vivono insieme durante gli anni degli studi universitari, condividendo esperienze formative, gioie e delusioni e si preparano a diventare la futura classe dirigente del paese. Il contributo, incentrato prevalentemente sui collegi pubblici gestiti da EDiSU (Ente per il Diritto allo Studio Universitario) per conto dell’Università, illustrerà come Università e Collegi siano cresciuti nel corso dei secoli, ramificandosi dal centro della città verso l’area nord-ovest, impattando in modo anche significativo sulla crescita e lo sviluppo della città, al punto che Pavia può essere definita “città campus”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.