Formata da Diomede Carafa nella seconda metà del XV secolo e accuratamente allestita nel cortile e all’interno del suo palazzo di Napoli, questa imponente collezione di antichità è stata di recente indagata e in parte ricostruita, ma molti pezzi rimangono ancora da identificare. Questo studio ha permesso di aggiungere tre nuovi pezzi, dati sinora per dispersi, e di risalire alla loro provenienza. Una statua femminile velata, menzionata dalle sillogi epigrafiche cinquecentesche relative a questa raccolta, sembra infatti corrispondere alla cd. Trentham Lady, oggi al British Museum, la cui iscrizione (incisa sulla base) è stata sinora male interpretata. Questo studio suggerisce di correggere il significato dell’iscrizione, che non si riferirebbe al nome dell’effigiata ma alla bottega di produzione, ben documentata nell’area puteolana. L’articolo esamina poi un disegno sinora attribuito all’artista fiorentino Battista Lorenzi e interpretato come studio per la statua di un Santo, che lo scultore avrebbe realizzato nel 1588 per Santa Maria del Fiore a Firenze. Il disegno raffigurerebbe invece una seconda statua femminile antica, pertinente anch’essa alla collezione Carafa e quasi certamente proveniente dagli scavi da lui condotti a Pozzuoli. La statua, oggi dispersa, al principio del XX secolo si trovava nella villa vesuviana di Francesco Santangelo, che verso il 1815 acquistò il palazzo di Diomede Carafa. Uno dei pezzi più curiosi della collezione era anche un rilievo con il Tempo alato, finora ritenuto disperso. Sulla base di descrizioni della collezione e di alcune fonti grafiche sei e settecentesche, si propone qui di riconoscere questo rilievo in quello che alla fine del Settecento si trovava nella collezione dei principi Caracciolo ad Atripalda, presso Avellino, e oggi al Museo dell’Ermitage, a San Pietroburgo. Formed by Diomede Carafa in the second half of the 15th Century and carefully arranged in the courtyard and in the interior of his Palace in Naples, this outstanding collection of antiquities has been recently and carefully investigated: a considerable part of its contents has therefore been identified, but much is still lacking. This study allows us to identify three new sculptures so far untraced and provides new evidence on their provenance and antiquarian history. A statue of a draped woman, mentioned in 16th-century epigraphic sylloges, seems to correspond to the so-called Trentham Lady, now in the British Museum, whose inscription was probably misinterpreted. This study makes it possible to correct the reading that was traditionally, and also in more recent studies, given to the inscription engraved on the base of the statue of the Trentham Lady, thus shifting the interpretation from the name of the female character portrayed to that of the workshop of production: a workshop well documented for the Pozzuoli area. The article goes on to suggest a new interpretation for the subject of a drawing hitherto attributed to the Florentine sculptor Battista Lorenzi and interpreted as a study for a statue of a saint sculpted by the artist in 1588 for Santa Maria del Fiore. Instead, it would be a drawing for a second antique female statue, also belonging to Diomede Carafa's collection and almost certainly coming from the excavations Diomede had carried out on his land in Pozzuoli. This statue, now lost, is still documented at the beginning of the 20th-century in the Vesuvian villa of Francesco Santangelo, who around 1815 had bought Diomede’s palace. One of the most curious pieces in Diomede Carafa's collection was a relief with Winged Time, hitherto thought to be missing. On the basis of descriptions of the collection and graphic documentation from the 16th and 17th centuries, it is proposed here to recognise in this relief the very one with Chronos/Tempus, which at the end of the 18th century was part of the collection of the Caracciolo princes in Atripalda, near Avellino, and is now in the Hermitage Museum in St. Petersburg.

Aggiunte alla collezione di Diomede Carafa

Anna Maria Riccomini
2022-01-01

Abstract

Formata da Diomede Carafa nella seconda metà del XV secolo e accuratamente allestita nel cortile e all’interno del suo palazzo di Napoli, questa imponente collezione di antichità è stata di recente indagata e in parte ricostruita, ma molti pezzi rimangono ancora da identificare. Questo studio ha permesso di aggiungere tre nuovi pezzi, dati sinora per dispersi, e di risalire alla loro provenienza. Una statua femminile velata, menzionata dalle sillogi epigrafiche cinquecentesche relative a questa raccolta, sembra infatti corrispondere alla cd. Trentham Lady, oggi al British Museum, la cui iscrizione (incisa sulla base) è stata sinora male interpretata. Questo studio suggerisce di correggere il significato dell’iscrizione, che non si riferirebbe al nome dell’effigiata ma alla bottega di produzione, ben documentata nell’area puteolana. L’articolo esamina poi un disegno sinora attribuito all’artista fiorentino Battista Lorenzi e interpretato come studio per la statua di un Santo, che lo scultore avrebbe realizzato nel 1588 per Santa Maria del Fiore a Firenze. Il disegno raffigurerebbe invece una seconda statua femminile antica, pertinente anch’essa alla collezione Carafa e quasi certamente proveniente dagli scavi da lui condotti a Pozzuoli. La statua, oggi dispersa, al principio del XX secolo si trovava nella villa vesuviana di Francesco Santangelo, che verso il 1815 acquistò il palazzo di Diomede Carafa. Uno dei pezzi più curiosi della collezione era anche un rilievo con il Tempo alato, finora ritenuto disperso. Sulla base di descrizioni della collezione e di alcune fonti grafiche sei e settecentesche, si propone qui di riconoscere questo rilievo in quello che alla fine del Settecento si trovava nella collezione dei principi Caracciolo ad Atripalda, presso Avellino, e oggi al Museo dell’Ermitage, a San Pietroburgo. Formed by Diomede Carafa in the second half of the 15th Century and carefully arranged in the courtyard and in the interior of his Palace in Naples, this outstanding collection of antiquities has been recently and carefully investigated: a considerable part of its contents has therefore been identified, but much is still lacking. This study allows us to identify three new sculptures so far untraced and provides new evidence on their provenance and antiquarian history. A statue of a draped woman, mentioned in 16th-century epigraphic sylloges, seems to correspond to the so-called Trentham Lady, now in the British Museum, whose inscription was probably misinterpreted. This study makes it possible to correct the reading that was traditionally, and also in more recent studies, given to the inscription engraved on the base of the statue of the Trentham Lady, thus shifting the interpretation from the name of the female character portrayed to that of the workshop of production: a workshop well documented for the Pozzuoli area. The article goes on to suggest a new interpretation for the subject of a drawing hitherto attributed to the Florentine sculptor Battista Lorenzi and interpreted as a study for a statue of a saint sculpted by the artist in 1588 for Santa Maria del Fiore. Instead, it would be a drawing for a second antique female statue, also belonging to Diomede Carafa's collection and almost certainly coming from the excavations Diomede had carried out on his land in Pozzuoli. This statue, now lost, is still documented at the beginning of the 20th-century in the Vesuvian villa of Francesco Santangelo, who around 1815 had bought Diomede’s palace. One of the most curious pieces in Diomede Carafa's collection was a relief with Winged Time, hitherto thought to be missing. On the basis of descriptions of the collection and graphic documentation from the 16th and 17th centuries, it is proposed here to recognise in this relief the very one with Chronos/Tempus, which at the end of the 18th century was part of the collection of the Caracciolo princes in Atripalda, near Avellino, and is now in the Hermitage Museum in St. Petersburg.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1453565
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